Importante riconoscimento per la Stroke Unit dell’Ospedale di Udine: la struttura, afferente al Dipartimento Testa Collo e Neuroscienze e diretta dal dottor Giovanni Merlino, ha infatti ricevuto il premio ESO Angels Award di livello Platinum per il quarto trimestre del 2023, grazie ai tempi delle procedure di ricanalizzazione ed i pazienti trattati. La Stroke Unit di Udine ricovera circa 700 pazienti all’anno, affetti prevalentemente da patologie cerebrovascolari, ed effettua intorno a 150 procedure di trombolisi e 100 trombectomie meccaniche.
L’iniziativa “Angels” patrocinata dalla European Stroke Organization (ESO) e dalla Italian Stroke Association-Associazione Italiana Ictus (ISA-AII) ha lo scopo di promuovere nel mondo la cultura dell’ictus come patologia tempo-dipendente, con progetti di sensibilizzazione alla tematica, formazione sul campo per medici e infermieri, monitoraggio e miglioramento delle fasi che compongono il percorso multidisciplinare del trattamento dell’ictus ischemico
Questo percorso inizia in emergenza con la trombolisi venosa e trombectomia meccanica, se indicate, e prosegue poi con il ricovero ospedaliero, le cure di prevenzione secondaria, lo studio dei fattori di rischio e la riabilitazione.
L’iniziativa internazionale, che coinvolge oltre 8000 ospedali nel mondo, mira quindi a costruire una comunità globale di ospedali e di professionisti che lavorano ogni giorno per migliorare la qualità del trattamento dei pazienti con ictus e permette di confrontarsi sul raggiungimento di scopi comuni. La partecipazione al progetto Angels Award, possibile attraverso il monitoraggio periodico del percorso diagnostico terapeutico dei pazienti con malattie cerebrovascolari, contribuisce alla valutazione, condivisione e confronto dei propri livelli di efficienza con il resto della comunità.
Misurare e confrontare sono azioni fondamentali alla base del continuo miglioramento clinico; nei paesi industrializzati l’ictus è la prima causa di invalidità permanente e la validità del percorso di trattamento è quindi fondamentale per garantire una migliore prognosi al paziente riducendo di conseguenza anche l’impatto socio-economico della malattia.
Trattandosi di patologia tempo-dipendente, l’iniziativa si focalizza in particolare sui risultati di performance misurando il tempo trascorso tra esordio dei sintomi, arrivo in ospedale, inizio del percorso diagnostico, inizio del percorso terapeutico (trombolisi/trombectomia), ricovero in Stroke Unit, inidicazioni terapeutiche alla dimissione e disabilità a 3 mesi, per promuovere un miglioramento continuo rendendo i percorsi più rapidi ed efficienti sia in fase preospedaliera che intraospedaliera.
“Siamo orgogliosi – afferma il dottor Merlino – del riconoscimento internazionale che conferma la validità del percorso attuato in ASUFC e la qualità del lavoro del team multidisciplinare che viene coinvolto nel trattamento di questa patologia: questo premio ci dà ulteriori motivazioni per continuare a perseguire standard di assistenza elevati e garantire ai pazienti il miglior percorso clinico-assistenziale”.