La salita al Calvario si fa pesante e Gesù, quasi sfinito, cade per la seconda volta sotto il peso della croce: è quanto contempliamo nella settima stazione della Via Crucis. In molte icone egli è rappresentato comunque sostenuto da terra con le braccia, a significare che non è ancora giunta l’ora di lasciarsi andare: la meta, che è la volontà del Padre, non è ancora compiuta.
Così è ogni cammino della nostra vita, contraddistinto da tante cadute e sofferenze. Tuttavia se vissute nell’Amore al Padre celeste esse possono rappresentare un viatico per quel posto che da sempre Gesù ci ha promesso in Cielo.
A noi è chiesto di collaborare alla Volontà di Dio sulla nostra vita cercando di stare sempre nella Sua Grazia, ossia nella purezza del cuore (Beati i puri di cuore, si legge nelle Beatitudini), attingendo alla infinita Misericordia del Padre.
Non ha grossa importanza, quindi, il cadere nelle tante fragilità umane, quanto piuttosto il desiderare che nel momento in cui Dio ci chiamerà a sé possa trovarci con un cuore puro e in Grazia, non schiacciato dal peccato né schiavo del Male. Ogni momento potrebbe essere quello decisivo!
Come le Vergini sagge del Vangelo (cfr. Mt 25), allora, anche noi auguriamoci e preghiamo perché possiamo sempre farci trovare con il cuore in piedi, cioè in Grazia di Dio attraverso il Sacramento della Confessione, pronti per vivere ed entrare nel Regno dei Beati.