La comunità di San Giorgio di Nogaro si appresta a celebrare con la consueta solennità quella che è la ricorrenza più sentita e più attesa dell’anno: la festività della Madonna Addolorata che i sangiorgini continuano a celebrare come festa patronale secondo il vecchio calendario liturgico, ovvero il venerdì precedente la seconda domenica di Passione.
Un culto antico, quello che lega i sangiorgini all’Addolorata, espressione di una devozione così profondamente radicata nel loro animo che non solo ha saputo resistere all’usura del tempo e alle sfide della modernità, ma che costituisce tuttora uno dei tratti più salienti della loro religiosità, fino a configurarsi come uno dei più schietti caratteri identitari dell’intera comunità: un dato non sempre facile da interpretare e da leggere in chiave moderna. «Si ripete di anno in anno – illustra il parroco, mons. Igino Schiff – e richiama sempre una grande folla che partecipa alla processione lungo le vie del paese. Una partecipazione che è indipendente dal fatto di essere credenti o meno – aggiunge il sacerdote –, e forse il motivo primo è l’esperienza del dolore, sia fisico che morale e sociale, che coinvolge tutti e fa sentire vicina e partecipe una Madre, Maria, che perse tragicamente il figlio Gesù. Forse – prosegue – c’è anche la condivisione di un interrogativo e dell’esigenza di una parola, il Vangelo, che dia senso a questa tragica esperienza del dolore, che riaffermi la vittoria del bene sul male, e fondi la speranza di una vita per sempre».
La festività è preceduta da una settimana ricca di incontri di preghiera, meditazioni e celebrazioni che coinvolgono anche le comunità della Collaborazione Pastorale, affiancate tradizionalmente ai sangiorgini nel solennizzare la ricorrenza.
Venerdì 15 marzo si è tenuto nell’Auditorium San Zorz un incontro dedicato all’approfondimento educativo per una crescita cristiana dei figli, a cura di Anna Maria Rondini, rivolto ai genitori dei giovani della Cp che frequentano il catechismo. Domenica 17 marzo, con la traslazione dell’immagine della Vergine Addolorata dalla chiesa Vecchia al Duomo, è iniziato l’Ottavario, la settimana di preparazione alla grande solennità. Da lunedì 18 a giovedì 21, alle 9, in Duomo, si celebra la Santa Messa seguita dall’Adorazione eucaristica e da un momento di spiritualità, a cura delle Suore di Maria Bambina. Venerdì 22, Festa dell’Addolorata, alle 11 ci sarà la Santa Messa solenne per bambini e ragazzi e alle 19 la Messa concelebrata dai sacerdoti della Cp.
Sabato 23, a partire dalle 10 la Via Crucis in Duomo coi bambini del catechismo; alle 20.30, sempre in Duomo, all’interno del ciclo Paschalia, spazio al concerto “O crux spes unica”, a cura dei cori di Manzano e Castions delle Mura. Domenica 24, in Duomo, la Santa Messa solenne con la benedizione dell’ulivo; alle 15.30 i Vespri solenni presieduti da padre Gianantonio Campagnolo, già rettore del Santuario di Castelmonte; a seguire, la processione con l’Addolorata fino alla chiesa della Madonna, accompagnati dalla Nuova Banda di S. Giorgio.
Durante tutta la settimana, in fondo al Duomo ci sarà un cesto per la raccolta di alimenti non deperibili da devolvere al locale Centro Caritas a sostegno delle famiglie bisognose della comunità.
Flavio D’Agostini