Ore 20.30, poco dopo cena. Zaino in spalla, scarpe da ginnastica ai piedi, l’appuntamento è nella chiesa di San Daniele in Castello, a San Daniele del Friuli. Una chiesa settecentesca posta in uno dei luoghi di fede più antichi del Friuli: vi si celebra la Messa da quasi millecinquecento anni. Si entra, in rispettoso silenzio. Altre persone, anch’esse vestite con abbigliamento sportivo, attendono l’inizio della Messa. E di tutto ciò che verrà dopo. Si svolgerà infatti nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 maggio il Cammino delle chiese, un’iniziativa proposta dall’Ufficio diocesano per l’Iniziazione cristiana e la catechesi e rivolta a catechisti – e non solo – delle Parrocchie friulane. Si tratta di un pellegrinaggio notturno che, tra preghiera e cultura, entra in diverse chiese di una particolare località, alla scoperta di una fede radicata nel territorio e nei secoli.
«Il cuore dell’iniziativa quest’anno sarà proprio San Daniele del Friuli» afferma don Marcin Gazzetta, direttore dell’Ufficio catechistico. «Tutto inizierà con la Messa che celebreremo alle 20.30 nella chiesa del castello di San Daniele». Già, proprio l’antica pieve. Da lì, dopo la Messa, partirà un piccolo corteo di persone che intreccerà notte e storia, fede e cultura di un territorio posto nel cuore del Friuli. Fratta, Madonna, Picaron e Pignano le prime tappe prima di una pausa per ristorare il corpo. Perché l’animo, invece, troverà nutrimento nelle diverse chiese del comprensorio sandanielese, aperte per l’occasione anche in orari notturni. «Sarà un momento di visita, ma soprattutto un’occasione di ascolto della Parola di Dio» ricorda don Gazzetta, che guiderà le varie meditazioni. «Accanto al cammino fisico, il percorso biblico di quest’anno proporrà le figure dei vari apostoli, le cui peculiarità e caratteristiche sono specchio dell’intera Chiesa, scelta dal Signore al di là delle sue fragilità».
Il cammino riprende, nel buio delle strade campestri, tra le dolci pendenze delle colline che si affacciano sul Tagliamento. San Remigio, Villuzza e via verso Ragogna: San Giacomo e Muris, prima di costeggiare il lago di Ragogna e risalire il colle di San Daniele. Tappa nella meravigliosa chiesa di Sant’Antonio e poi su, fino in Duomo, ultima salita, per la preghiera delle Lodi e la colazione insieme. Un percorso splendido, nel cuore del Friuli collinare lambito dalle acque del suo fiume. Ma anche un percorso impegnativo, sia per gli orari notturni che per la lunghezza e i numerosi saliscendi. Perché parteciparvi, dunque? «Per l’unicità della proposta», risponde subito don Gazzetta. «Di solito viviamo iniziative ordinarie, questo cammino invece esce dai soliti schemi. Quindi si può vivere più intensamente. Si toglierà qualche ora di sonno, è vero, ma si riempirà il cuore!». Non a caso, infatti, si prevede una partecipazione numerosa. E intensa. «A questo proposito – conclude il direttore dell’ufficio catechistico – devo dire che la partecipazione negli ultimi anni è stata bella, anche in termini di presenze. Il richiamo è dato dalla particolarità dell’iniziativa: di notte, da un luogo di spiritualità a un altro, fino al mattino. Soprattutto la partecipazione spirituale ha permesso di vivere momenti di preghiera molto intensi, affidando al Signore le comunità della nostra Diocesi.»