Emozionati, grati, impazienti di dire il loro “sì per sempre” e di impegnarsi in quel servizio per il quale hanno scelto di dare tutto. C’è il volto fresco ed entusiasta della Chiesa friulana negli occhi di don Simone Del Negro e don Lorenzo Beltrame, 29 e 42 anni, entrambi nei prossimi giorni saranno ordinati sacerdoti, il primo nella Congregazione salesiana, il secondo incardinato nella diocesi di Parma.
Don Simone, al servizio dei più piccoli
Originario di Muzzana del Turgnano, 30 anni da compiere il 7 luglio, cresciuto come animatore nell’esperienza salesiana proposta dalla Viarte di Santa Maria la Longa, don Simone Del Negro sarà ordinato sacerdote sabato 4 maggio nel duomo di San Donà di Piave, per l’imposizione delle mani del vescovo di Faenza-Modigliana, mons. Mario Toso. All’ordinazione saranno presenti tante persone incontrate in dieci anni di formazione e soprattutto «tanti ragazzi e famiglie – ci anticipa – oltre a parenti e amici da Muzzana e Santa Maria la Longa». Grande l’emozione in vista di questo grande passo, che arriva «dopo un lungo percorso di formazione». «Sono molto grato degli studi fatti e penso che le fatiche del percorso siano un luogo in cui il Signore mi ha plasmato per essere sempre più fedele al servizio dei più piccoli, sui passi di don Bosco», confida. Accanto alla gratitudine e alla gioia, questi giorni per don Simone sono stati però segnati anche dalla sofferenza, legata alla morte di un confratello, Bepi (Giuseppe Arvotti), un salesiano consacrato, deceduto a novant’anni venerdì 24 aprile. «Bepi ha vissuto 60 anni a San Donà ed era un santo dedicato al sorriso, all’entusiasmo e all’accoglienza di ognuno – ricorda don Simone –. Vedere centinaia di persone ogni giorno passare a visitarlo con gratitudine mi fa pensare che in un mondo così complesso e lontano da Dio valga proprio la pena seguire Dio e che una vita piena con Lui sia davvero possibile».
Tra le tante figure di sacerdoti che hanno accompagnato don Simone lungo il percorso verso il sacerdozio, egli desidera ricordare in particolare don Vincenzo Salerno, incontrato nella casa salesiana di Santa Maria la Longa e don Alberto Maschio, conosciuto nella casa salesiana di Schio (VI). «Alla mia professione perpetua erano loro i testimoni – spiega – perché spero di potermi ispirare a loro e di poter un giorno dire di aver seguito in qualche modo le loro orme».
Don Lorenzo e il desiderio di accompagnare
42 anni, mamma di Carlino, papà manzanese “doc”, don Lorenzo Beltrame si è trasferito a Parma per esigenze di studio e qui ha vissuto negli ultimi vent’anni, ma le sue radici – tiene a precisarlo – sono friulane: «O soi e o resti furlan!». Laureatosi in Giurisprudenza a Parma, Lorenzo ha esercitato per 9 anni come praticante avvocato e poi come avvocato in uno studio legale della città emiliana. Poi nel settembre 2018 il “grande passo”: l’ingresso in seminario in quella che è diventata la sua diocesi d’adozione. «Una scelta consapevole e maturata in età adulta», racconta in un’intervista su Radio Spazio (l’audio si potrà ascoltare nei prossimi giorni nella sezione podcast della trasmissione Glesie e Int sul sito www. radiospazio.it), anche grazie a degli incontri «straordinari», con «presbiteri che mi hanno colpito in particolare per la santità della loro vita ordinaria». L’ordinazione sacerdotale di don Lorenzo si terrà sabato 11 maggio proprio nella Cattedrale di Parma, e sarà presieduta dal vescovo mons. Enrico Solmi.
La scelta di incardinarsi nella diocesi emiliana è stata «naturale, dopo vent’anni di vita qui, ma non semplice – precisa il futuro sacerdote –. Rimango comunque friulanissimo, torno periodicamente a casa e anche la mia frequentazione con la Parrocchia di Manzano dove è maturata la mia fede, è regolare. Ho ottimi rapporti con il parroco, don Giovanni Rivetti; il mio vicario parrocchiale è stato l’attuale rettore del Seminario, don Daniele Antonello, che porto nel cuore e nelle mie preghiere».
Non stupisce dunque che nella chiesa di Manzano martedì 21 maggio alle 21 sia proprio don Antonello a presiedere una veglia di preghiera per l’ordinazione di don Lorenzo animata dai seminaristi della diocesi. Domenica 26 maggio, invece, il novello sacerdote celebrerà la sua prima Messa a Manzano alle 10.30 e alle 18 nell’Abbazia di Rosazzo.
Don Lorenzo Beltrame con gli amici di Manzano in occasione della sua ordinazione diaconale
Guardando al sacerdote che vorrebbe diventare, don Lorenzo confida confida il desiderio che le persone possano trovare in lui «qualcuno che sa accompagnarle e valorizzare i loro talenti, siano essi per le vocazioni alla vita familiare, per le vocazioni al servizio del Signore, ma anche a servizio della società». «Prima di entrare in seminario ho fatto l’avvocato e quello che vorrei riuscire a fare, da sacerdote, è essere l’”avvocato” delle persone verso il Signore, ovvero condurle a conoscerlo a capire che lui cammina con noi», conclude.
Valentina Pagani e Valentina Zanella