«Vengo, o Vergine Santa, perché tu mi aiuti ad essere capace di dire il mio “sì” quotidiano al Signore». È con questo spirito – suggerisce don Samuele levando lo sguardo in alto – che dovremmo approfittare dei vari pellegrinaggi mariani che si possono vivere nel mese di maggio anche nel nostro Friuli, dedicati alla madre di Gesù. «Non partecipiamo a queste esperienze per chiedere, ma facciamolo per ringraziare. Per riempirci gli occhi e il cuore dell’immagine di Maria, affinché diventi per noi guida sicura».
Don Cristiano Samuele Zentilin, parroco coordinatore della Collaborazione di Palazzolo dello Stella, ha iniziato a prestare servizio di accompagnamento spirituale a Lourdes da seminarista e poi ha proseguito da diacono e da sacerdote (anche accompagnando i gruppi scout Foulard bianchi) in qualità di “cappellano della grotta di Lourdes”. «È uno dei doni più grandi che il Signore mi abbia fatto – commenta con un velo di commozione –. Perché questa onorificenza si traduce anche in un legame straordinario con Maria, una donna che pur nella sua umanità è stata capace di mettersi in gioco completamente nell’amore».
Il teologo friulano p. Ermes Ronchi è solito accostare a Maria l’appellativo “di Nazaret”, ricorda don Zentilin, proprio a richiamare l’umanità di questa donna. «Una persona come tutte le altre, ma che ci conduce per mano a contemplare la trasformazione che ciascuno di noi può sperimentare se lascia che il Signore entri nella propria vita. È una donna che “semplicemente” è stata capace di mettersi in gioco completamente, accogliendo una proposta. “Eccomi, sono a servizio del Signore. La mia vita è al servizio dell’Amore e questo Amore ha un nome, un volto, una croce: Gesù».
Maggio, in preghiera “con” Maria
Dal santuario di Barbana nella laguna di Grado alla vetta del Lussari, passando per Castelmonte, Porzûs, il Santuario delle Grazie a Udine, Rosa mistica a Cormons, Madonna del mare a Lignano, Madonna della salute a Marano, Screncis a Bertiolo e tanti altri… In Friuli non si contano i luoghi della devozione mariana che in particolare in maggio accoglieranno la recita del rosario e i pellegrinaggi di tanti fedeli (l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba celebrerà una S. Messa a Castelmonte domenica 26 maggio, alle 17).
«Mi piace dire che il mese di maggio non è il mese della preghiera “a” Maria, ma “con” Maria – osserva don Zentilin –. E questo perché questa donna è sì un segno straordinario che il Signore ci ha lasciato come madre universale sotto la croce, ma è anche colei per intercessione della quale Gesù ha compiuto il suo primo miracolo alle nozze di Cana. Maria è dunque uno strumento straordinario che Dio offre alla nostra umanità in ricerca perché ancora una volta lei possa darci quel messaggio che ebbe a ripetere ai servi delle nozze: “Fate quello che Lui vi dirà”. Per questo il mese di maggio è il mese della preghiera “con” Maria, perché accompagnati da lei, noi possiamo avvicinarci sempre più a Colui che Maria indica come il Maestro, la guida della nostra vita».
La “carezza” del Rosario
Ecco dunque l’invito di don Zentilin «a vivere il mese di maggio con intensità, lasciandosi cullare dalla preghiera del santo Rosario, che è una carezza che riceviamo da Dio attraverso le mani di Maria e che con la sua ripetitività ci ricorda che ad un’amata non ci si stanca mai di dire “ti amo”. Il Rosario è un “ti amo” a colei che è Amore puro ed è un aiuto straordinario per affidarci e Dio e, meditando i misteri, avvicinarci sempre più a Lui, chiedendo “qual è la tua volontà, Signore?”».
Valentina Zanella