Lo sapevate che alcune specie di libellule riescono a volare più veloci delle rondini? Che questi gioielli della natura sanno restare sospesi immobili in volo (in hovering) e volteggiare anche all’indietro, di fianco, compiendo spirali, salendo verso l’alto come frecce o planando come un avvoltoio? Che la loro tecnica di volo e le loro manovre aeree sono ineguagliabili, al punto che la tecnologia umana ha cercato invano di riprodurne il funzionamento (l’elicottero da combattimento è il veivolo che più si avvicina alle loro performance, ma ancora molto alla lontana)? Ancora: lo sapevate che alcune specie di libellule si fingono morte, precipitando a terra, quando vogliono rifiutare un corteggiamento ed altre possono espellere gli spermatozoi del maschio dopo l’accoppiamento?
Ma soprattutto, lo sapevate che in Friuli-Venezia Giulia esistono ben 66 specie di questi insetti (odonati), tra i quali anche la più piccola e la più grande libellula europea, ed entrambe sono a serio rischio d’estinzione? A raccontarlo ai microfoni di Radio Spazio è Tiziano Fiorenza, naturalista e guida naturalistica appassionato di tematiche ambientali, autore – insieme a Ivan Chiandetti, Renato Pontarini e Pietro Zandigiacomo – del primo Atlante delle libellule del Friuli Venezia Giulia, intitolato “Damigella e Dragoni” ed edito da Coel editrice. Il volume, frutto di un lavoro ambizioso, protrattosi per oltre dieci anni, sarà presentato ufficialmente nei prossimi mesi, ma è già nelle librerie e sarà disponibile anche domenica 26 maggio ad un incontro dedicato alle libellule organizzato dalla Riserva naturale regionale del Lago di Cornino.
Riserva di Cornino, incontro ed escursione guidata
Domenica 26 maggio, appuntamento dunque alle 10 nel Centro visite della Riserva con una conferenza a cura di Fiorenza. Seguirà un’escursione guidata ai Laghetti Pakar, per osservare le specie presenti in questo periodo (per partecipare è consigliata la prenotazione al numero 0427/808526 o all’indirizzo centrovisite@riservacornino.it).
L’appuntamento e l’Atlante vogliono essere anche strumenti per sensibilizzare alla conservazione della biodiversità. «Proteggere le libellule, tutelando almeno il 40% del territorio, come indicano anche le Nazioni Unite, non è solo nell’interesse di questi animali, ma di tutti noi – conclude Fiorenza –. La protezione del del territorio rappresenta infatti la base di partenza indispensabile anche per conservare lo stato d’essere della natura e, dunque, la salute umana».
L’intervista completa con il naturalista Tiziano Fiorenza, a cura di Valentina Zanella, si può trovare sulla Vita Cattolica del 22 maggio 2024
