Un progetto che svilupperà risorse a favore di attività di studio, ricerca e formazione dei giovani dell’Università di Udine per sostenerne la carriera scolastica, scientifica e lavorativa. È l’obiettivo della Fondazione Attilio Maseri, presentata oggi a Villa Florio Maseri, costituita dall’ Ateneo di Udine attuando le volontà del cardiologo friulano internazionale che assistette anche Papa Wojtyla e la regina Elisabetta II. È la prima fondazione costituita dall’Ateneo friulano, nato 46 anni fa. Maseri, scomparso a 85 anni il 3 settembre 2021, nominò eredi universali in parti uguali l’Ateneo e le Cardiologie delle aziende sanitarie universitarie del Friuli centrale (Asufc) e Giuliano isontina (Asugi). La Fondazione ha un patrimonio di 5,6 milioni di euro tra beni mobili e immobili, fra cui la Villa Florio Maseri, a Persereano di Pavia di Udine, ora sede della Fondazione. Questa è retta da un Consiglio di amministrazione presieduto da Cristiana Compagno, già rettrice dell’Ateneo, nominata da Maseri sua esecutrice testamentaria.
L’ente ha un Consiglio scientifico, presieduto dall’accademico dei Lincei Michele Morgante, ordinario di Genetica agraria a Udine, e un Comitato sostenitori, guidato da Antonio Zanardi Landi, ambasciatore del Sovrano militare Ordine di Malta presso la Santa Sede, già presidente della Fondazione Aquileia. È intervenuto anche il coordinatore della ricerca cardiologica prevista dal lascito, prof. Gianfranco Sinagra, ordinario di malattie dell’apparto cardiovascolare dell’ Università di Trieste e direttore Dip. attività integrata cardiotoracovascolare e della Struttura complessa di cardiologia dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi). Hanno portato i saluti il sindaco di Pavia di Udine, Beppino Govetto, e l’assessore regionale a istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen.
“Grazie alla generosità del professor Attilio Maseri e al suo amore per il progresso scientifico – ha detto il rettore Roberto Pinton – il Friuli e i giovani” sono sollecitati “a impegnarsi proficuamente negli studi e a portare un personale contributo alla società”. Per Cristina Compagno la Fondazione “si pone come partner fondamentale nella valorizzazione e nell’attrazione dei giovani talenti di oggi e di domani”. Sulla ricerca cardiologica prevista dal lascito, è intervenuto invece Gianfranco Sinagra: “Sono state pianificate dalle strutture cardiologiche delle due delle aziende sanitarie le attività di ricerca” in vari ambiti”. Le due unità stanno “reclutando i giovani ricercatori meritevoli e dottorandi. Nei prossimi 6-8 anni il progetto darà l’opportunità a una decina di ricercatori selezionati dalle due aziende e dai due atenei su base fortemente meritocratica. Due contratti di dottorati di ricerca sono già in corso all’Università di Trieste e due sono in fase di attivazione”.