Grande festa per la comunità cattolica nigeriana camerunese dell’Arcidiocesi di Udine, che domenica 2 giugno ha festeggiato il decimo anno di attività della propria cappellania, assieme all’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato, che nel 2014 l’aveva approvata canonicamente.
La festa di domenica 2 giugno è stata preparata in ogni dettaglio per diverso tempo, sia per quanto riguarda la liturgia, i canti, i vestiti tipici delle terre di provenienza e ha visto la presenza di oltre dieci sacerdoti loro connazionali che operano nelle Diocesi del Nord-est, che hanno concelebrato assieme a mons. Mazzocato; presenti anche rappresentanti delle Comunità ghanesi e camerunesi.
Successivamente, nella sala teatro attigua alla chiesa, si sono svolti i festeggiamenti con discorsi, canti, recite da parte dei giovanissimi e una cena speciale a base di specialità africane, sotto la regia precisa puntuale e gioiosa di don Cyriacus, che ha guidato le presentazioni, i canti e la distribuzione di attestati ai pionieri della Comunità, nonché di un pregevole numero speciale della loro rivista. Insomma, un’occasione che va additata per comprendere come le sane pratiche di integrazione tra immigrati, uniti anche nella comune fede cattolica, attraverso l’accoglienza e l’ospitalità anche abitativa, i ricongiungimenti familiari, lo studio e l’occupazione lavorativa, possono veramente contribuire alla crescita del nostro Paese.
Dieci anni di cappellania a Udine
Gli immigrati di Nigeria e Camerun erano già presenti da diversi anni in Friuli, ma avevano comprensibili difficoltà a comprendere le liturgie in lingua italiana, tant’è che già nel 2010 chiesero a don Charles Maanu, attuale Direttore dell’Ufficio diocesano migrantes, di celebrare per loro una Santa Messa in lingua inglese.
La Chiesa che ha accolto questa ed altre comunità immigrate cattoliche è quella di San Pio X a Udine, nella quale don Charles celebrava già apposite liturgie per gli immigrati ghanesi e ivoriani. All’epoca, tra lavoratori, studenti e loro famiglie nigeriani e camerunesi superavano le duecento unità e il desiderio di avere un sacerdote che accompagnasse spiritualmente la loro comunità era forte, anche se da Pordenone nelle domeniche arrivava don Cyriacus Ellelleh per le celebrazioni di lingua inglese. Nel 2014, su approvazione di mons. Mazzocato, don Cyriacus si è trasferito definitivamente nell’Arcidiocesi udinese ed è diventato Cappellano dei nigeriani e camerunesi, oltre che vicario parrocchiale di Torreano e frazioni e, ultimamente, anche responsabile nazionale delle Comunità cattoliche immigrate dei due Paesi africani.
La comunità nigeriana e camerunense oggi
Diversi immigrati all’epoca residenti in Friuli hanno intrapreso nuovamente la strada dell’emigrazione, anche quali cittadini con passaporto italiano, per recarsi in Inghilterra a Germania. A loro volta, i ragazzi dell’iniziazione cristiana frequentano le Parrocchie di residenza, facilitati dalla comprensione della lingua italiana appresa a scuola. Tuttavia, ogni domenica pomeriggio a San Pio X oltre una quarantina di appartenenti alla comunità che ha spento le dieci candeline partecipano stabilmente e alle volte ancor più numerosi, alla Messa festiva celebrata da don Cyriacus e, in sua assenza da don Gordan Ibeto. Si tratta di persone molto motivate spiritualmente e che solidalmente ne danno prova anche attraverso le offerte domenicali, sia per sostenere le spese di culto, che per opere di carità.
Luigi Papais