Dieci anni di impegno per l’accoglienza e l’integrazione. 433 le persone – uomini e donne – che ne hanno beneficiato. Sono questi i numeri del Progetto Sai – il Sistema di Accoglienza e Integrazione – di Cividale del Friuli gestito dalla Caritas diocesana di Udine, avviato nel 2014 e che oggi taglia l’importante traguardo del decennale. Un “compleanno” che sarà festeggiato venerdì 28 giugno a Buttrio (al Palafeste) in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato.
Il programma delle iniziative a Buttrio
Ricco il programma pensato per questo momento di condivisione. In particolare alle 18 sarà presentato «Raccontami ancora una storia», libro che raccoglie fiabe e racconti dei Paesi di provenienza degli ospiti del progetto, dall’Afghanistan al Pakistan, passando per Egitto, Ucraina solo per citarne alcuni. Il volume è impreziosito dalle illustrazioni realizzate da bambini e bambine del territorio che hanno partecipato a laboratori ad hoc. Non solo. Grazie alla voce di ospiti, operatori del progetto e volontari ha preso vita anche l’audiolibro di «Raccontami ancora una storia». Alle 19 ci sarà poi l’immancabile buffet etnico per un momento di convivialità. Alle 20 un altro momento emozionante: sarà proiettato il documentario «Sai 10 anni di accoglienza» che attraverso storie e testimonianze di ospiti e operatori, ma anche di amministratori e volontari del territorio, dà conto di questi 10 anni. Seguiranno un dibattito e poi, alle 21.30, ci saranno musica e danze etniche.
Per tutta la durata dell’evento è garantita l’animazione gratuita per i bambini e le bambine, prenotazione al numero 340/2141872.
Ma che cos’è il Sai?
Il Sistema di accoglienza e integrazione è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Il Sai di Cividale del Friuli (che coinvolge anche altri Comuni dell’Ambito del Natisone) offre dunque accoglienza a richiedenti protezione internazionale e a titolari di protezione. Nell’ambito del progetto, sono previsti due livelli differenziati di servizi: un primo livello, focalizzato su una prima accoglienza, e un secondo livello maggiormente concentrato sull’integrazione, attraverso la costruzione di percorsi individuali che coinvolgono una rete ampia di soggetti del territorio. Durante il percorso, i beneficiari sono accompagnati dal punto di vista sanitario, legale e amministrativo. Numerose sono poi le iniziative per favorire la reciproca conoscenza e integrazione tra comunità e persone accolte.