Avere a cuore un territorio e la comunità che lo abita, significa anche saper cogliere i bisogni emergenti. Soprattutto se a esprimerli è chi ha meno voce di altri. E può succedere che a intercettare queste necessità, spesso appena sussurrate, sia chi sul territorio c’è da poco. È il caso di «Casa Alexander Langer» – associazione, ma soprattutto spazio culturale e di aggregazione sociale – nata a Tarcento meno di un anno fa, ma già punto di riferimento per molti, tanto che a settembre darà vita a un “doposcuola” per bambini e ragazzi del tarcentino.
«Ci siamo immaginati come spazio aperto per la comunità, soprattutto per i giovani, scegliendo però di non costruire un programma rigido di attività, ma anzi flessibile, capace di accogliere i suggerimenti e i desideri di chi frequenta questo luogo» racconta Camilla Tuccillo, tra i fondatori di questa realtà, una under 30 romana che si è innamorata del Friuli e ha scelto di vivere a Lusevera.
«Questo intento le persone lo hanno capito – prosegue Tuccillo – e un po’ alla volta si sono affacciate a “Casa Langer” proponendo attività, come ad esempio le letture per bambini, ma anche laboratori creativi ed artistici. Così, sul finire dell’anno scolastico, alcune mamme ci hanno espresso il desiderio che i loro figli in futuro possano frequentare un “doposcuola”. Si tratta di famiglie che vengono da fuori, vivono a Tarcento o nei Comuni limitrofi da poco tempo e non hanno dunque una rete familiare che possa occuparsi dei loro ragazzi mentre sono al lavoro».
Da qui l’idea di aprire «Casa Langer» tre pomeriggi a settimana. «Ci sarà spazio e aiuto per i compiti, ma anche per altre attività che decideremo insieme ai ragazzi – aggiunge Tuccillo –. Ciò che più conta però è che questi adolescenti non trascorrano pomeriggi solitari in casa, ma abbiano l’occasione di costruire ed alimentare legami sociali e di amicizia con altri coetanei. Questo significa inoltre rafforzare il tessuto sociale della comunità».
Gli spazi di «Casa Langer» (al civico 7 di via Alighieri) possono accogliere 8-10 ragazzi, ma – assicura Camilla – «faremo partire il “doposcuola” anche con pochissimi iscritti, il nostro agire è ispirato al pensiero di Alexander Langer che ha sempre voluto dare voce ai “piccoli”, ai margini, alle minoranze. Del resto, il desiderio sotteso all’apertura di questo spazio alle porte dell’Alta Val Torre è proprio quello di reimmaginare i luoghi che abitiamo. Negli ultimi anni, infatti, capita spesso che le persone – e in particolare i giovani – scelgano la città come luogo per fiorire. Casa Langer vuole contribuire a invertire questa narrazione dimostrando la potenza culturale e di immaginazione che può nascere da una comunità radicata nel territorio».
E di giovani che si sono affacciati a «Casa Langer» ce ne sono parecchi, anche chi è rientrato dopo anni trascorsi all’estero ed era in cerca di un posto accogliente in cui poter esprimere la propria creatività. Intanto ad aver assicurato un sostegno al progetto del doposcuola c’è la Fondazione Pittini, ora servono ragazzi che abbiano voglia prendervi parte. Per informazioni si può scrivere a info@casalanger.it o chiamare il 327/5687051.
Anna Piuzzi