Riprende nuovamente vigore la voglia di fare impresa in Fvg nel secondo trimestre 2024, in linea con quanto accade nel resto d’Italia. Secondo l’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere (infocamere.it/movimprese), rielaborata per il Fvg dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine, tra aprile e giugno il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese è di +452, con 1.262 nuove imprese iscritte nei Registri delle Cciaa regionali a fronte di 810 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) un risultato superiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, il primo semestre 2024 cumulato registra un +0,33% per il Fvg rispetto al primo semestre 2023.
I valori di crescita ricalcano sostanzialmente quelli dello stesso periodo del 2023, quando le iscrizioni erano 1.273, le cessazioni leggermente di più (828) e il saldo di 445.
Da Pozzo: «Vivacità imprenditoriale,
nonostante la complessità dello scenario mondiale»
«Il risultato è positivo – commenta il presidente camerale Giovanni Da Pozzo –: nonostante le previsioni di crescita siano contenute, registrare segni più dal lato imprese ci dà conto di una vivacità imprenditoriale che comunque continua, nonostante la complessità e mutevolezza ben note dello scenario mondiale in questi ultimi anni».
La situazione italiana
In termini assoluti il Sud Italia registra un tasso di crescita dello 0,44%, in linea con quello registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, ma inferiore a quello medio nazionale (+0,5%). Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno mostrato performance positive di crescita rispettivamente dello 0,56% e dello 0,51%.
La Lombardia si distingue come la regione più dinamica, con un saldo positivo di 6.483 imprese, seguita dal Lazio, che ha visto un incremento di 3.851 nuove imprese. Al contrario ma in termini di tassi di crescita, altre regioni, come la Sardegna (+0,02%), l’Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) hanno mostrato aumenti più contenuti.
Crescono di più le società di capitali
A crescere di più risultano essere le società di capitali, con +0,85% rispetto al primo trimestre, e seguono le imprese individuali con +0,42%. Seguono le altre forme e le società di persone.
A crescere nel secondo trimestre sono praticamente tutti i settori. In termini di peso numerico e percentuale, risaltano in particolare le costruzioni, con + 0,98% ossia 148 imprese in più nel secondo trimestre (totale registrate 15.175). Pur numericamente più contenute, crescono bene anche le imprese di fornitura di energia elettrica, gas, ecc (+4,17%, + 10 imprese su totale di 249 imprese), le attività di noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1%, +30 imprese su un totale di 3.011), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,81%, + 24 imprese su un totale di 1.328), i servizi di alloggio e ristorazione (+0,95%, +87 imprese sul totale di 9.146 imprese), le attività assicurative e finanziarie (+1,18% + 27 imprese su totale di 2.304), similmente alle attività di immobiliari (+0,85%), quelle professionali, scientifiche e tecniche (+0,83) e istruzione (+0,83%).