È il 2014, siamo in Ucraina e la guerra è già cominciata. Volodimir è un diacono militare, presta servizio tra i soldati al fronte. Oksana, sua moglie, lo segue portando conforto ai civili. Un giorno, dall’alto di una collina, Volodimir assiste al bombardamento del villaggio in cui sua moglie sta aiutando nei compiti un gruppo di bambini. Vuole scendere e raggiungerla, ma i militari glielo impediscono, sarebbe un suicidio. Non può far altro che pregare. Intanto Oksana si trova sotto le bombe.
Il villaggio viene raso al suolo, ma lei e i tre bambini che ha cercato di proteggere col suo corpo si salvano. «Da quel momento – racconta Volodimir – abbiamo avuto un unico obiettivo, dare riparo e un futuro ai bambini e alle bambine orfani di guerra». Fondano così – in Transcarpazia – una casa di accoglienza che chiamano «Arca della pace». Qui i bambini di allora sono oggi ragazzi e ragazze che a loro volta hanno il ruolo di educatori nei confronti degli orfani di questa nuova, ennesima guerra.
Bambini e ragazzi che proprio in questi giorni stanno trascorrendo qualche giornata di vacanza a Lignano, grazie alla Parrocchia di Gonars che – mossa dallo straordinario attivismo del parroco, don Michele Zanon –, nel 2022, è stata tra le prime comunità a dare accoglienza ai profughi in arrivo dall’Ucraina. «Oltre all’accoglienza abbiamo fatto anche diverse raccolte di beni di prima necessità che abbiamo poi portato in Ucraina – spiega don Zanon –. È così che è nata tutta una serie di relazioni, con la realtà gestita da Volodimir e Oksana, ma anche con un’associazione slovacca con cui abbiamo collaborato sin da subito».
La Transcarpazia è infatti una regione che confina con Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. «Si tratta di un’area – continua il sacerdote – risparmiata dai combattimenti e che proprio per questo ha visto affluire un alto numero di persone sfollate, soprattutto anziani, donne e bambini».
A fine maggio una delegazione della Caritas diocesana di Udine, insieme a don Zanon, è stata proprio in questa regione di frontiera per verificare quali progetti e realtà poter sostenere con i fondi raccolti a favore della popolazione ucraina. Tra questi c’è il centro di fisioterapia per bambini orfani di Rativtsi.
Il servizio completo, a firma di Anna Piuzzi, si trova nell’edizione del settimanale del 31 luglio 2024.