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Goletta verde promuove le acque del FVG. Ma attenzione a Lignano

Sono stati presentati da Goletta Verde di Legambiente i risultati del monitoraggio delle acque delle coste del Friuli-Venezia Giulia: 9 i punti campionati, tutti entro i limiti di legge. Nella mattina di martedì 13 agosto, la portavoce di Goletta Verde Martina Palmisano insieme a Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente FVG, ha illustrato a Monfalcone i risultati del monitoraggio di Goletta Verde alla presenza del vicesindaco reggente Antonio Garritani, Giuseppe Siragusa, Capitano di Fregata – Capitaneria di Porto Monfalcone, Claudia Orlandi, ARPA FVG, e Alessia Merlo, Responsabile Coordinamento dell’Area 2 – CONOU.

La presentazione della rilevazione del luglio 2024

Le acque esaminate

Sono 9 i punti del monitoraggio di Goletta Verde in Friuli-Venezia Giulia per l’edizione 2024: 6 prelevati a mare, 3 prelevati alla foce di fiumi. I volontari e le volontarie di Legambiente hanno effettuato i campionamenti, in diversi gruppi, il 25 luglio, affidando poi le analisi microbiologiche a un laboratorio specializzato.

La sintesi della raccolta delle acque e il giudizio di Goletta Verde

«Grazie ai volontari e alle volontarie di Goletta Verde riusciamo a restituire un quadro dettagliato sullo stato di salute delle acque che bagnano le nostre coste – ha dichiarato Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente Friuli-Venezia Giulia –. Il fatto che tutti i punti monitorati siano risultati entro i limiti di legge non ci deve fare abbassare la guardia perché sappiamo che i risultati sono anche condizionati dalla situazione meteo precedente ai prelievi».

La criticità: il depuratore di Lignano

Un discorso a parte è stato fatto per l’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro: «Abbiamo rilevato valori oltre il limite di legge per gli enterococchi», ha spiegato Cargnelutti. Legambiente lancia un SOS: «Questo depuratore è in sofferenza e va potenziato assolutamente. È sotto stress per la portata di acque reflue che aumenta esponenzialmente per le forti precipitazioni e la presenza di turisti. Occorre subito una strategia di adattamento al cambiamento climatico basata sulla riduzione, a monte, delle acque chiare in fognatura, applicando tecniche di drenaggio urbano sostenibile e di infrastrutture verdi e blu (città spugna), miglioramento dell’autonomia impiantistica per assorbire variazioni delle portate e, infine, efficientamento degli impianti per incrementare il riutilizzo e così la valorizzazione delle acque reflue depurate (ad esempio in agricoltura)».

«Dati migliori che in passato, ma non si trascurino le acque reflue»

I risultati del monitoraggio di Goletta Verde in Friuli sono migliori rispetto al passato: negli ultimi tre anni almeno da uno a tre punti erano risultati con valori oltre i limiti di legge. «Di certo non possiamo esultare – ha affermato Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde – perché occorre monitorare costantemente le foci dei fiumi. In Friuli-Venezia Giulia sarà fondamentale portare a termine velocemente i lavori ammessi a finanziamento per efficientamento di impianti di depurazione e rete fognaria, sono ben sei i progetti previsti. La cattiva notizia è che il depuratore di Lignano Sabbiadoro è rimasto fuori da queste opere di miglioramento, ma a prescindere da questo gli enti preposti devono attivarsi perché qui il turismo è un volano economico importante e non ci si può permettere di trascurare il trattamento delle acque reflue, e quindi la tutela delle acque costiere».

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