Era in vacanza in Normandia con la moglie, quando Enzo Barazza, 71 anni e un passato da sindaco di Udine, ha avuto un malore che si è rivelato fatale. Barazza è spirato nella notte tra sabato 24 e domenica 25 agosto in Francia.
Classe 1953, avvocato cassazionista con specializzazione in diritto tributario e la passione politica (era iscritto al Partito Repubblicano, poi alla Margherita), Barazza fu un protagonista di primo piano della politica udinese negli anni Novanta: fu consigliere comunale e, per alcuni mesi a cavallo tra 1994 e 1995, assessore alla cultura. Nel 1995 fu eletto sindaco del capoluogo friulano nelle file del centro-sinistra dell’epoca, sostenuto dal Partito democratico della sinistra e dei Popolari italiani. Fu eletto sindaco nella prima tornata che prevedeva l’elezione diretta del primo cittadino.
Sotto la sua amministrazione fu inaugurata la prima edizione di Friuli Doc, nel settembre 1995.
Quello di Barazza fu, tuttavia, un mandato breve: dopo appena due anni, nel settembre 1997, rassegnò le dimissioni a causa dei dissidi interni alla maggioranza con il Partito Popolare Italiano. Barazza fu sostituito dal suo vice, Andrea Montich, tornando dunque alla professione forense.
Venanzi: «Con lui, Udine capitale culturale del Friuli»
Dalla Giunta comunale udinese giungono le parole di cordoglio del vicesindaco, Alessandro Venanzi: «Enzo Barazza era una persona straordinaria dotata di grande generosità, di grandi valori e con un radicato senso di comunità. Nelle sue idee – prosegue il numero 2 di Palazzo D’Aronco – si trova il significato più profondo della nostra identità. Anche grazie a lui, da assessore alla cultura prima e da sindaco poi, Udine è diventata capitale culturale del territorio con il completamento del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”.»
