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Al via le Paralimpiadi. Sei friulani a Parigi “per dare il meglio”

Con la spettacolare cerimonia di apertura, mercoledì 28 agosto a Parigi si è alzato il sipario sui Giochi Paralimpici, edizione numero 17, che proseguiranno fino a domenica 8 settembre.

A sfidarsi in 549 eventi saranno 4400 atleti in rappresentanza di 185 Comitati Paralimpici Nazionali. Tra loro anche 141 italiani, tra cui sei atleti del Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di Katia Aere e Federico Mestroni impegnati nell’handbike, Giada Rossi e Matteo Parenzan nel tennistavolo, Davide Franceschetti nel tiro a segno e Marco Frank nel canottaggio.

Tutti a tifare i paraciclisti Katia e Federico

È la medaglia di bronzo di Tokyo 2020 nell’handbike e a 53 anni ha tutta l’intenzione di fare una grande prova anche sulle strade parigine. La spilimberghese Katia Aere, infermiera professionale, si è avvicinata a questa specialità grazie al campione Alex Zanardi, ammirato mentre conquistava il titolo alle Paralimpidi di Londra 2012. È il 2003 quando a Katia viene diagnosticata una malattia autoimmune che le mina il fisico e la obbliga a lunghe cure. Tra le terapie consigliate c’è l’idrokinesi, che inizialmente rifiuta per la paura di scendere in acqua. Poi però imparara a nuotare e diventa agonista inanellando record e titoli italiani senza sosta. Quindi, l’incontro con l’handbike. Fin da subito la friulana si mette in luce nel paraciclicmo conquistando la maglia azzurra, due bronzi ai mondiali 2021 e l’oro della prova a cronometro dei campionati italiani dello stesso anno. Dopo Tokyo altra serie di medaglie in Coppa del mondo. L’atleta plurimedagliata sarà in gara nella prova su strada dal 4 settembre.

È uno dei pilastri della squadra di paraciclismo, plurimedagliato in Coppa del mondo e ai mondiali di handbike.
Era il 2003 quando Federico Mestroni, classe 1980, di Rodeano, amante dello sport, cadendo dalla sua moto da cross ha riportato una lesione midollare. «In quel momento tutto è cambiato – ha raccontato –, ma io ho continuato ad allenarmi, alternando varie discipline». Fino ad approdare al paraciclismo e all’indimenticabile vittoria dei Mondiali a cronometro, ospitati proprio in Friuli. Ogni suo traguardo raggiunto lo dedica al padre, che non c’è più, ma che è sempre stato il suo primo sostenitore. Federico non nasconde le sue ambizioni in vista della partenza per i Giochi di Parigi. «Conto di arrivare preparato e dare il meglio – sono le sue parole –; non mi basterà partecipare, per questo ogni giorno metto a punto la bici in ogni minimo dettaglio». Il resto è affidato alla sua inesauribile grinta. Le prove di paraciclismo su strada sono in programma dal 4 al 7 settembre.

Giada e Matteo, due fenomeni del tennistavolo

Nella sua bacheca, accanto a svariati titoli europei e mondiali, ci sono anche due medaglie di bronzo paralimpiche nel tennistavolo, conquistate a Rio 2016 e a Tokyo 2020. Lei è Giada Rossi, classe 1994, veterana delle Paralimpiadi e atleta di punta della Nazionale italiana. È tetraplegica dall’età di 14 anni, in seguito a un tuffo nella piscina di casa, a Zoppola. È stato così che dopo la pallavolo, praticata fin da bambina prima dell’incidente, si è dedicata con caparbietà e impegno al tennistavolo, diventando campionessa europea e mondiale, sia individuale che a squadre. «Mi imbarazza quando mi dicono che sono un esempio – ha affermato –; in realtà cerco solo di fare le cose al meglio». E così sarà a Parigi, ha assicurato, dove si presenta con la consueta determinazione per sognare in grande. Sarà in gara già giovedì 29 agosto, nel doppio femminile con Michela Brunelli.

Ha dominato gli ultimi tre campionati mondiali il 21enne triestino Matteo Parenzan, portabandiera dell’Italia alla cerimonia di chiusura di Tokyo 2020, affetto fin dalla nascita da miopatia nemalinica (si tratta di una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare e da ipotonia). La sua passione per lo sport, ha raccontato prima di partire per Parigi, «è nata da piccolino quando la mia famiglia mi ha portato sui campi di baseball a giocare, visto che mio padre era allenatore in serie A in Spagna. Per me lo sport – ha evidenziato – è sempre stato uno strumento di confronto con i miei compagni e un modo di stare insieme». La racchetta l’ha impugnata per la prima volta a soli 8 anni e adesso, alle sue seconde Paralimpiadi, è pronto per il suo sogno a cinque cerchi. Il 2 settembre Matteo, con gli occhi del mondo paralimpico puntati addosso (vista la lunga serie di successi raggiunti in soli pochi anni), esordirà in gara.

Marco cerca il podio nel canottaggio

Ha imitato nonno Stojan, scegliendo il canottaggio, una passione di famiglia. Il triestino Marco Frank, 44 anni, ha iniziato a remare da ragazzino, tesserato con la Saturnia dal 1995, società con la quale ha conquistato 11 titoli italiani. Non ha più smesso di solcare le acque, nemmeno quando, nel 2022, un incidente automobilistico gli ha causato danni a livello nervoso e muscolare a un piede. Di professione insegnante, specializzato in scienze umanistiche e politiche, dopo una lunga pausa all’estero che lo ha visto conseguire il dottorato all’Università di Colima in Messico e poi in cattedra come docente nella città dell’America Latina, è rientrato a Trieste. Si descrive tenace, testardo e resiliente, tre caratteristiche che spera di mettere anche nelle acque parigine. «In Francia mi aspetto una grande festa dello sport – ha affermato –; da parte mia voglio dare il meglio possibile». Sarà in gara nella specialità 4+PR3Mix (4 vogatori e un timoniere) a partire dal 30 agosto.

Davide, il sogno di far centro nel tiro a segno

Classe 1991, Davide Franceschetti, di San Vito al Tagliamento, arriva a Parigi con in tasca il titolo di campione europeo del tiro a segno. Una disciplina che, ha raccontato, dopo aver dedicato 24 anni al nuoto, negli ultimi tre lo ha «fatto rinascere», salvandolo dalla depressione. Nato con la spina bifida, Davide è grato allo sport che gli ha insegnato a «resistere anche nelle condizioni peggiori». Le gare di tiro a segno paralimpico, nelle diverse specialità (Davide sarà impegnato nella pistola), iniziano venerdì 30 agosto.

Monika Pascolo

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