Il Friuli-Venezia Giulia è una regione d’oro. Soprattutto nel tennistavolo paralimpico. Venerdì 6 settembre il triestino Matteo Parenzan e la sanvitese Giada Rossi hanno conquistato la medaglia del metallo più prezioso nella medesima disciplina, il ping pong, alle Paralimpiadi di Parigi.
Parenzan, oro dopo 52 anni
Un pomeriggio d’oro iniziato con il trionfo del giovane Parenzan, classe 2003, che ha vinto il tabellone del singolare di tennistavolo, classe MS6, senza perdere nemmeno un set, battendo per 3-0 in finale il thailandese Rungroj Thainiyom. Per lui il primo oro paralimpico nel tennistavolo dal 1972 a oggi. Parenzan è affetto da una malattia rara, la miopatia nemalinica, che provoca debolezza muscolare, ipotonia e assenza o riduzione dei riflessi tendinei profondi. Ma gli allenamenti e la forza di volontà hanno prevalso, tanto da permettere al giovane pongista di indossare la più prestigiosa delle medaglie.
La consacrazione sportiva di Giada Rossi
Appena un giro di lancette è bastato per bissare il successo: circa un’ora più tardi Giada Rossi da San Vito di Fagagna, numero 2 nel ranking mondiale, ha sconfitto nella finale della classe 1-2 la cinese Liu Jung (n. 3).
Il trionfo di Rossi profuma di consacrazione sportiva, dopo le vittorie nei Mondiali del 2022 e negli Europei del 2023. «L’oro è il mio colore – ha dichiarato Rossi dopo la premiazione – anche quando scelgo gli orecchini, sono sempre d’oro. La medaglia l’ho vinta per il look». Poi continua: «Sono felice e orgogliosa sia per me che per tutte le persone che hanno lavorato con me. Il 2024 è il mio anno: io sono nata il 24 agosto del ’94 e quindi il 24 agosto ho compiuto 30 anni. Tutto doveva andare così». Prima di lasciarsi andare a un emozionante «Non realizzo ancora quello che ho fatto, ma so che è successo. Sono troppo emozionata, non capisco più niente».