Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
In evidenzaSociale

Azzardo, anche le Regioni vogliono parte gli introiti

«Se negli anni Duemila dell’azzardo patologico si parlava molto, il dramma dei nostri giorni è che si tratta di un problema che, seppur gravissimo, è condannato nel silenzio, sembra infatti non interessare più a nessuno». A ribadirlo, in un’intervista a cura di Anna Piuzzi, pubblicata sulla Vita Cattolica dell’11 settembre 2024, è Rolando De Luca, psicologo e psicoterapeuta, fondatore nel 1993 di Agita, associazione che a Campoformido accompagna i giocatori d’azzardo e i loro familiari. Di azzardo si parla solo (e in maniera parecchio contenuta) quando vengono pubblicati nuovi dati. Eppure proprio quei dati raccontano di un fenomeno in costante crescita, numeri che dovrebbero allarmare. Basti pensare che – come ammesso dalla sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, la triestina Sandra Savino, rispondendo a un’interrogazione parlamentare in Commissione Bilancio –, nel 2023 il totale delle giocate ha raggiunto quota 150 miliardi di euro. In soli quattro anni l’incremento è stato di 40 miliardi di euro. Nodo della questione è che di pari passo con l’aumento delle giocate, aumenta pure il gettito per le casse dello Stato. «Una disfatta – commenta De Luca –. Dal 1996, anno in cui ho avviato le prime terapie di gruppo, c’è stata una frana completa. Attualmente ben più di un milione e mezzo di persone soffre di azzardo patologico».

Nell’intervista che si può leggere integralmente sulla Vita Cattolica dell’11 settembre 2024, si sottolinea che la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, interpellata sul riordino del gioco legale, ha prodotto un documento in cui si chiede una compartecipazione regionale al gettito che ne deriva. E c’è chi dice che “cadrà un muro”. «Proprio così – conferma De Luca –, le Regioni chiedono il 5% di quanto lo Stato incassa. Parliamo di cifre consistenti dal momento che nel 2022 il volume d’affari dell’azzardo legale è stato di 136 miliardi di euro, con un conseguente gettito per lo Stato di 11,2 miliardi. È ovvio che quando le Regioni cominceranno ad incassare questi soldi daranno una lettura dell’azzardo molto tranquillizzante perché non saranno più terze rispetto alla questione».

Articoli correlati