Dopo la cerimonia di Ampezzo, per gli 80 anni della Repubblica della Carnia, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato la mostra di Illegio, dedicata quest’anno al tema del “Coraggio”. Il presidente è stato accompagnato dal direttore artistico dell’esposizione, don Alessio Geretti. Al termine, ha tenuto un intervento nel teatro Tenda di Illegio,
“È evidente, in maniera convincente e plastica, – ha affermato Mattarella – come l’orizzonte di una comunità non dipenda dalle sue dimensioni, ma dalla profondità dello sguardo che sa operare. Profondità che aumenta man mano che aumenta il senso della convivenza, della comunità, di non essere un insieme di solitudini. Mi ha ricordato un mio vescovo che si lamentava che le città assomigliassero più che ad una comunità ad una somma di solitudini. L’esperienza di comunità è quella che fa crescere l’orizzonte, il senso di percezione della vita degli accadimenti e degli eventi”.
Il presidente della Repubblica è rimasto molto colpito dalla vista alla mostra. “Poc’anzi – ha raccontato – ho visto la mostra, accompagnato da una guida artisticamente di straordinaria competenza, che era don Geretti. Nel rivolgere i complimenti per la quantità di capolavori della mostra offerti a chi la visiterà, vorrei ringraziare molto per questa iniziativa straordinaria. Lei, don Geretti, poc’anzi ricordava il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. In quella splendida composizione vi è un verso che contiene una domanda tipicamente leopardiana. Una domanda del pastore rivolta agli astri: a che vale. Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi? La risposta è il coraggio, l’arte, la bellezza del pensiero, la speranza, la percezione della condivisione e comunanza di valori di destino delle persone, al di sopra di qualsiasi confine. Per questo la mostra è un messaggio di straordinaria importanza. Non è una manifestazione soltanto artistica, ma è un messaggio che invita a riflettere il senso della vita e della condizione umana”.
“Poc’anzi – ha proseguito Mattarella – ho firmato un volume delle visite e ho scritto che giunge l’ammirazione per quanto avviene qui da vent’anni. Questi pannelli che ricordano i temi delle varie mostre sono uno straordinario e ulteriore messaggio di articolazione di interessi e di capacità di raccolta dell’arte. Per questo vorrei dire al Presidente che poc’anzi ha ricordato gli inizi, l’impegno quasi a sorpresa, inventato sul momento. Vorrei dire grazie a chi allora ha cominciato, grazie a chi sta proseguendo”.