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Catechisti e animatori, boom di iscrizioni al “Meeting”. Nuova grammatica della catechesi

Nelle “cose dei giovani” delle Parrocchie, tra oratori e catechesi, c’è una parola che negli ultimi anni si utilizza sempre più spesso. E si cerca, tra difficoltà e fiducia, di mettere in pratica. È la parola accompagnamento, termine bellissimo che indica “mangiare lo stesso pane”. Stare vicini, affidarsi a vicenda, camminare verso un’unica destinazione, che in quelle “cose da giovani” è l’incontro con Cristo. Personale. Per il quale però serve cambiare la grammatica dell’annuncio, della catechesi, passando dal plurale al singolare. È l’obiettivo a cui tende la formazione diocesana per catechisti e responsabili di oratori proposta dagli uffici per la Catechesi e per la Pastorale giovanile sabato 21 settembre in seminario a Castellerio.

Un boom gli iscritti, con oltre 230 presenze a indicare che di formazione al singolare, oggi, c’è davvero bisogno. E lo ha ricordato lo stesso arcivescovo mons. Riccardo Lamba, quando nei giorni scorsi, incontrando i catechisti, ha chiesto loro di essere «fluidificatori di relazioni», perché «è nelle relazioni che si vivono i valori del Vangelo». Nel suo intervento mons. Lamba ha constatato che «Tutti noi abbiamo acquisito una mentalità commerciale: siamo cioè sensibili ai numeri. “A catechismo erano 12, a Messa invece 2”. Io sono allergico ai numeri! Gesù però è l’uomo delle relazioni e questo è importante».

Laboratori al Meeting 2023

Linguaggi diversi per accompagnare

Un annuncio personale, ma un lavoro da fare “in squadra”. Non semplice. Per questo ecco la formazione (sviluppata in un’intera giornata) proposta dai due uffici diocesani il 21 settembre prossimo. «Settembre è il tempo in cui mettiamo “i ferri in acqua”. Abbiamo incontrato l’arcivescovo in tre incontri con una buonissima risposta, un bell’entusiasmo nel sentirlo offrire una riflessione dedicata proprio ai catechisti. Il meeting culminerà la proposta formativa», spiega don Daniele Morettin, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile che assieme ai “colleghi” dell’Ufficio catechistico proporrà il Meeting in seminario. Due uffici per un’unica missione: annunciare il Vangelo alle nuove generazioni accompagnandole, appunto, verso Gesù. «Ci troveremo tutti assieme per un primo momento di preghiera – prosegue don Morettin –, perché l’Iniziazione cristiana comprende diverse fasce d’età e riguarda tutti coloro che si dedicano alla catechesi, pur con attenzioni diverse. La giornata offrirà criteri e linguaggi diversi a seconda che si faccia servizio con i bambini o con ragazzi e adolescenti».

Il programma

Quella dei linguaggi è una delle eterne sfida dell’annuncio della fede. Il 21 settembre i catechisti dei bambini potranno quindi approfondire il rapporto tra la catechesi e quattro di questi linguaggi, in altrettanti laboratori curati dall’Ufficio catechistico diocesano: arte e catechesi (con don Alessio Geretti), linguaggio narrativo (con la prof.ssa Susi Del Pin), l’empatia nel linguaggio catechistico (con l’équipe de “La Nostra Famiglia”) e la manualità (con don Dino Mazzoli, in arte “din don art”, volto noto della rubrica “La creatività della fede” in onda su TV2000).

I catechisti di pre-adolescenti, adolescenti e giovani, oltre ai responsabili degli oratori, saranno coinvolti dalla Pastorale giovanile in altri quattro laboratori, curati dai professionisti di AgoFormazione e coordinati da Gigi Cotichella, teologo e formatore torinese. Per loro, i temi sono l’educazione con i giochi da tavolo, il dialogo con i giovani grazie alle serie TV, il linguaggio teatrale e, ancora una volta, la manualità.

Riguardo agli orari, i lavori inizieranno alle 9 e termineranno alle 18: una giornata intera che oltre ai laboratori offrirà ai partecipanti anche la possibilità di incontrarsi, conoscersi, scambiarsi idee e buone pratiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti www.pgudine.it e www.catechesiudine.it.

Giovanni Lesa

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