Dopo tre anni l’Udinese si affaccia di nuovo agli ottavi di finale di Coppa Italia, dopo aver battuto 3-1 la Salernitana nel match andato in scena mercoledì 25 settembre allo stadio Friuli. Il prossimo 4 dicembre a San Siro i bianconeri affronteranno l’Inter di Simone Inzaghi, avversaria – peraltro – dell’Udinese nella partita di campionato del 28 settembre prossimo.
Bijol ha aperto le marcature nel primo tempo, ma una serie di indecisioni difensive ha permesso al salernitano Simy di impattare. A fine primo tempo il fallo da rigore su Payero – uscito in barella per infortunio, per il centrocampista argentino si teme un lungo stop – ha permesso a Lucca, dal dischetto, di riportare in vantaggio i bianconeri. A inizio ripresa Ekkelenkamp, entrato al posto di Payero, ha fissato il risultato sul 3-1. Punteggio che avrebbe potuto essere diverso se nel finale la Salernitana non avesse sbagliato un calcio di rigore, che il portiere bianconero Răzvan Sava ha parato.
All’opera i nuovi arrivati in casa bianconera
Bianconeri avanti con merito, nonostante diverse sbavature difensive. Note interessanti arrivano da numerosi esordienti: Rui Modesto, schierato titolare sulla fascia destra al posto di Ehizibue, dopo un inizio da brividi è cresciuto e ha dimostrato interessanti doti di corsa e tecnica, fornendo anche l’assist a Ekkelenkamp per il terzo gol bianconero. Bene anche il francese Arthur Atta, entrato al 60° al posto di Lovric – brutta la prova dello sloveno, che ha perso anche il pallone da cui è nato il temporaneo pareggio dei campani -. Nota di merito al portiere Sava, che nel finale ha parato il rigore di Torregrossa.
Molto buona la prestazione di Zarraga: il basco non sempre si fa vedere nel vivo del gioco, ma si fa sentire in fase di impostazione e di raddoppio. Sua l’intuizione che ha propiziato il terzo gol bianconero. Buona prova anche da parte di Zemura e di Iker Bravo, quest’ultimo a macinare chilometri di agonismo in attacco, cercando il gol. Buona anche la partita di Bijol in difesa: il capitano ha compensato con la Salernitana le prove poco convincenti con Parma e Roma.
Più incerta la prova di Isaak Touré: il gigante francese non ha convinto a pieno nel suo ruolo di terzino. Servono minuti nelle gambe e intesa con i compagni. Da segnalare inoltre il rientro di Enzo Ebosse dopo un anno e mezzo di infortuni e l’esordio del giovanissimo (classe 2008) italo-tedesco Matteo Palma.
Tra le note negative, c’è una difesa ancora troppo incerta. Tanti, troppi palloni hanno “ballato” nell’area bianconera prima di essere gestiti dalla difesa. Moltissime anche le palle perse sulla trequarti udinese in fase di ripartenza. Elementi su cui mister Runjaic dovrà continuare a lavorare. A parziale discolpa, il fatto che numerosi giocatori sono scesi in campo insieme per la prima volta, mancando quindi di quell’intesa di gioco che può nascere soltanto inanellando partite su partite. «Dalla sconfitta con la Roma abbiamo tratto degli insegnamenti – ha detto mister Runjaic nel dopo-partita -, ma siamo ancora lontani dal livello che a mio avviso dovremmo raggiungere. Stasera eravamo i favoriti e dovevamo vincere».
Infermeria piena
Oltre a quello di Payero, di cui si attende l’esito degli esami strumentali, numerosi e inaspettati infortuni hanno segnato l’immediata vigilia del match di Coppa Italia: uno dopo l’altro sono arrivati i forfait di Kristensen (problemi al polpaccio), Kamara e Pizarro (entrambi risentimento muscolare).
G.L.