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«Il nostro vigneto “Laudato si'”, segno di un’agricoltura etica»

Nei Giardini delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, l’Università di Udine è stata chiamata a piantare un vigneto, costituito da viti “resistenti” alle patologie fungine. Responsabili del progetto sono i docenti dell’ateneo friulano Enrico Peterlunger e Roberto Zironi. Di seguito il prof. Peterlunger spiega il significato e l’importanza del progetto.

Nel 2015 Papa Francesco ha scritto l’enciclica “Laudato si’”, e nell’ottobre 2023 l’esortazione apostolica “Laudate Deum”, esprimendo la sua preoccupazione per la situazione del pianeta e chiedendo a tutti di impegnarsi per la cura della nostra casa comune. Dev’essere un obiettivo di tutti impegnarsi in questa direzione: la nostra civiltà infatti ha moltiplicato di ordini di grandezza la sua capacità di influire sull’ambiente che ci circonda, e gli effetti di questa influenza sono sempre più intensi ed evidenti.

In questa direzione è stato creato nel 2023 il Centro di Alta Formazione Laudato Si’, organismo scientifico, educativo e di attività sociale, che opera per la formazione integrale della persona nell’ambito dell’economia sostenibile e nel rispetto dei principi dell’Enciclica “Laudato Si’.

Presso i giardini delle ville pontificie di Castel Gandolfo, infatti, è stato elaborato e si sta realizzando il progetto “Borgo Laudato si’”. Con la nascita del progetto «Borgo Laudato si’» la bellezza dei giardini delle Ville Pontificie diventa lo scenario naturale per lo sviluppo di un luogo di formazione all’ecologia integrale, aperto a tutte le persone di buona volontà. Papa Francesco, dando vita al Borgo Laudato Si’ nella sua residenza di Castel Gandolfo, ha voluto dare un segno concreto dell’applicabilità dei principi illustrati nell’Enciclica «Laudato Si’». Tre le direttrici su cui si sviluppa il progetto: educazione all’ecologia integrale, economia circolare e generativa, sostenibilità ambientale.

Volendo creare un vigneto con un impatto ambientale ridotto, è stata chiesta dal Centro di Alta Formazione la progettazione e realizzazione di una vigna con la collaborazione dell’Università di Udine, per avere questa selezionato con un lavoro di diversi anni – a partire dal 1998 – varietà di viti maggiormente resistenti ad alcune patologie fungine (in collaborazione con i Vivai Cooperativi Rauscedo e l’IGA). Questa linea di ricerca è stata convintamente perseguita dall’Ateneo friulano proprio per migliorare la sostenibilità della viticoltura, e in questo senso la ricerca è andata assolvendo anche una funzione etica che aiuta un cambiamento sistemico della nostra realtà attuale. La conoscenza e la ricerca scientifica dell’Università sono state dunque messe al servizio per rispondere all’ispirazione e alle linee guida dell’Enciclica Laudato Si’, per servire da esempio per un’agricoltura con minore impatto sull’ambiente, sugli operatori in vigneto, sui consumatori. La pianificazione del vigneto e la realizzazione del vino sono stati dati come incarico a due docenti dell’Ateneo. Le varietà sono state scelte mettendo assieme origini e caratteristiche diverse, che però si completano a vicenda dando un risultato armonico, realizzando un obiettivo di unità nella diversità.

Non ultimo, molto rilevante è un altro aspetto: la partecipazione al lavoro nella vigna di numerose persone, che cureranno il vigneto con la loro dedizione e passione. Questo lavoro reca dignità, crea relazioni positive ed è importante che le persone possano continuare a lavorare, per la loro formazione e per il loro sostentamento.

Enrico Peterlunger

(Università di Udine)

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