Una partita di calcio può diventare l’occasione per legare indissolubilmente lo sport e la pace, a partire dal territorio di Udine e del Friuli-Venezia Giulia, fin oltre i confini nazionali? È quanto si vuol provare a realizzare con l’incontro che si terrà a Rondine Cittadella della Pace (Arezzo) lunedì 28 ottobre, che vedrà partecipare tutti gli aderenti all’appello lanciato lo scorso 9 ottobre dall’associazione Rondine a corollario della gara Italia-Israele ospitata nel capoluogo friulano il 14 ottobre. L’iniziativa è nata proprio per rilanciare il valore del calcio e dello sport come momento di dialogo e di pace tra le persone e tra i popoli e i promotori auspicano possa creare «un clima favorevole per individuare azioni concrete e di forte impatto». «In quella sede – anticipa Rondine – sarà elaborata un’importante iniziativa, articolata sia a livello locale che nazionale».
Nella cittadella aretina trasformata in luogo di convivenza pacifica tra giovani che – pur appartenendo a paesi che si considerano nemici – rifiutano la logica della guerra, si vuol dunque concretizzare quanto già contenuto nella lettera aperta “Avversari sì, nemici mai” con la quale Rondine ha ribadito l’obiettivo di voler proteggere “gli ‘spazi terzi’ come lo sport per tenere viva la possibilità del dialogo tra i popoli” e di garantire “spazi sicuri dove la diversità possa continuare a coesistere nel riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni”.
Come afferma il fondatore e presidente di Rondine, Franco Vaccari, nell’editoriale scritto per Vita Cattolica, l’iniziativa non vuole inserirsi nelle polemiche che hanno accompagnato la partita di calcio e il riconoscimento del patrocinio alla stessa da parte del Comune di Udine e della Regione Friuli-Venezia Giulia: «Abbiamo riconosciuto un presupposto: se tutti hanno voglia di pace – scrive Vaccari –, al di là della partita in sé, prendiamo spunto dalla circostanza per metterci insieme e costruire un’iniziativa forte e bella di pace».
Tante adesioni
Alla proposta di Rondine, cui stanno continuando ad aumentare le adesioni, hanno detto sì, al momento: il ministro dello Sport Abodi; il presidente della Federcalcio Gravina; il presidente della Regione Fvg Fedriga; il sindaco di Udine De Toni; l’arcivescovo mons. Lamba. Inoltre Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane; Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia; il rettore Università di Udine Pinton; il presidente della Fondazione Friuli, Morandini; il vicepresidente reggente di Confindustria Udine, Petrucco; il presidente di Confartigianato Udine, Tilatti; il presidente Cna Fvg Meletti; la presidente di Legacoop Fvg Vogrig; il segretario Cigl Fvg Piga; il segretario Cisl Fvg Monticco; il segretario Ur Uil Fvg Zorn, il segretario Cgil Udine Giareghi; la segretaria Cisl Ud Della Ricca; la dirigente scolastica del Liceo Percoto di Udine Zanocco.
Valentina Zanella