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A Peonis Dino Persello racconta Ottavio Bottecchia

Quasi un secolo fa, il 3 giugno 1927, a Peonis a poca distanza dal capoluogo Trasaghis, si consumava l’ultimo atto della vita di Ottavio Bottecchia, in quell’epoca il più forte ciclista al mondo. A lui è dedicato lo spettacolo, di e con Dino Persello, che andrà in scena in prima assoluta sabato 26 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Trasaghis, alle ore 20.30. Un appuntamento voluto dalla sindaca, Stefania Pisu, per ricordare l’illustre friulano. Ottavio di nome, ottavo di otto fratelli, chi dice muratore, chi dice carrettiere veneto-friulano, Bottecchia nel 1924 e nel 1925 vinse due Tour de France. Nel ’24 corse in maglia gialla tutte le tappe, primo a domare le mulattiere di quel Tour. «Perseverai, resistetti, soprattutto …volli», disse dopo quelle vittorie. “Bottecchia Ottavio: a vae mi – o voi jo – vado io” era il curioso avvertimento con cui informava il gruppo che sarebbe andato in fuga. E proprio da esso prende il titolo lo spettacolo. Persello, grande appassionato di ciclismo, presenterà questo racconto emozionale teatral-musicale, accompagnato dal pianista Teo Luca Rossi e dal tenore Andrea Binetti. «Ho volutamente evitato – racconta Persello – di entrare nelle vicissitudini e nei dettagli dell’incidente di Peonis, secondo me eccessivamente romanzato da alcuni addetti ai lavori. Ho la mia idea e me la tengo, perché mi dà serenità. Allo stesso tempo sono certo che a fine serata avremo tutti amato di Ottavio Bottecchia, la sua maglia gialla, la sua maschera di fango secco, che si screpolava ad ogni sorriso, le sue ciglia bianche, le sue labbra grigie, le sue mani nere, i suoi polpacci scorticati, i suoi muscoli che erano come un cordame corroso dal sale di un galeone, di un museo del mare… la sua umanità e generosità fuori dal comune».

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