Un clavicembalo francese a due manuali, realizzato grazie a un finanziamento regionale erogato alla Fondazione Friuli ed ideato dal maestro Gianmaria Paschini, da domenica 27 ottobre è esposto nella sala della musica del piano nobile del palazzo del Quirinale e sarà ora utilizzato per i concerti nella Cappella Paolina. Il concerto inaugurale è stato eseguito dalla prestigiosa Accademia Bizantina guidata dal maestro Ottavio Dantone, con la partecipazione straordinaria della musicista friulana Maddalena Del Gobbo alla viola da gamba, alla presenza del Primo ballerino Davide Dato e della ballerina Alice Firenze, entrambi dell’Opera di Stato di Vienna.
«Il clavicembalo, realizzato interamente a mano dai fratelli Alessandro e Michele Leita, giovani artigiani della val Pesarina – ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin presente a Roma alla cerimonia di consegna – è il simbolo di un saper fare che affonda le radici nella tradizione, ma guarda al futuro, grazie alla qualità e all’unicità delle opere prodotte. Utilizzando legni locali, questi artigiani non solo mantengono viva un’arte antica, ma contribuiscono anche al rilancio delle aree montane della Carnia».
«È stato un onore aver partecipato a un progetto della Regione per la massima carica della Repubblica – ha commentato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, anch’egli presente a Roma – perché non solo rappresenta l’essenza artigianale, ambientale e culturale della nostra terra, ma è anche un esempio di quali brillanti risultati può portare la collaborazione tra le diverse istituzioni, pubbliche e private, della nostra regione».
Il mestro Gianmaria Paschini ha osservato che «lo strumento rappresenta l’indole di noi carnici, dall’aspetto severo esternamente, ma adamantini e splendenti come l’oro nel profondo del cuore». Paschini ha anche colto l’occasione di ringraziare «l’arch. Renata Cristina Mazzantini che ha saputo spronarci nel pensare un clavicembalo rivisitato in chiave moderna che porta l’Aquila del Friuli-Venezia Giulia impressa all’interno del coperchio, simbolo di questo dono. Lo strumento custodisce anche un prezioso tesoro al suo interno ed invisibile ai nostri occhi, un’immagine della Madonna di Castelmonte, molto venerata in Friuli, con accanto scritte le parole di benedizione dell’arcivescovo metropolita di Udine, mons. Riccardo Lamba: “Il Signore benedica tutti coloro che in diversi modi hanno collaborato a creare questo clavicembalo a lode e Gloria di Dio e per la gioia dell’umanità”».
«Resta vivo il desiderio che questo dono possa sempre rappresentare una gioia dell’umanità e con il suo suono emozionare chi lo ascolta per educare, in un tempo dove spesso le parole sovrabbondano, all’ascolto silenzioso e profondo», ha concluso Paschini.
Concludendo, Bordin ha rivolto un sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la costante attenzione dimostrata verso la Regione e per la sua partecipazione a numerose occasioni istituzionali: «La donazione del clavicembalo è simbolo di profondo affetto e stima da parte della comunità regionale verso il Capo dello Stato, con l’auspicio di rinnovare presto questa preziosa collaborazione e accoglierlo nuovamente in Friuli-Venezia Giulia».