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Stefania Gangemi a capo della Polizia Stradale di Udine

Si chiama Stefania Gangemi la nuova Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Udine che, dallo scorso 2 novembre ha assunto il prestigioso incarico di comando nella storica sede di Viale Venezia.

Siciliana di 35 anni, nata a Messina il 19 dicembre 1988. Laureata in giurisprudenza presso l’Università di Messina nell’ottobre del 2014, consegue il Diploma della Scuola di specializzazione per le professioni legali presso Università di Pavia ottobre 2016 e l’abilitazione all’esercizio della professione forense nel settembre 2017. Entra nei ruoli della Polizia di Stato da agente nel giugno 2018 frequentando la  Scuola Allievi Agenti di Trieste. Nel 2019 viene assegnata alla Sottosezione Autostradale della Polizia Stradale di Modena nord dove permane fino al 2021.

Nel luglio del 2021 trasferita presso la Questura di Reggio Calabria presta servizio all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico fino all’aprile del 2022 allorquando inizia il 111° Corso di Formazione per Commissari della Polizia di Stato presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma terminato il quale sceglie come destinazione di fine Corso il Compartimento della Polizia Stradale per il Friuli Venezia Giulia di Trieste dove ricopre l’incarico di Funzionario addetto – Direttore dell’Ufficio II da luglio del 2023 fino ad agosto 2024 in cui assume anche l’incarico di Direttore dell’Ufficio I mantenendo la direzione di entrambi gli Uffici del Compartimento fino a ottobre 2024.

Dal 2 novembre scorso assume l’incarico di Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Udine.

Alla nuova Dirigente il saluto ed il benvenuto del Questore della Provincia di Udine Domenico Farinacci a nome di tutta la Polizia di Stato del territorio friulano con l’augurio di buon lavoro che, a quanto pare, ha subito portato i primi importanti risultati.

Gangemi ha giià coordinato, nelle giornate del 7 e l’8 novembre, un articolato programma di controlli stradali – realizzato da personale della Sezione Polizia Stradale di Udine, con la collaborazione della Società Autostrade per l’Italia – finalizzato alla repressione di due delle più pericolose condotte per la sicurezza stradale che possano essere adottate dagli utenti della strada: la guida in stato di ebbrezza alcolica e, in particolar modo, la guida in condizione di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope e psicoattive.

Il “laboratorio mobile” in autostrada

Il 7 novembre, presso l’Area di Servizio Ledra Est in A23, è stato allestito un piccolo laboratorio di analisi, un vero e proprio laboratorio forense, in grado di analizzare i liquidi biologici dei conducenti controllati e stabilire con scientifica esattezza se questi contenessero sostanze psico – attive, psicotrope o stupefacenti. Il focus operativo della Polizia Stradale in questo caso è caduto sui conducenti professionali di camion e autobus.

Dopo essere stati controllati con gli strumenti etilometrici, i conducenti sono stati sottoposti a prelievo salivare il cui campione è stato analizzato sia tramite strumenti precursori che tramite uno strumento di alta diagnosi che utilizza la tecnica LC-Massa, che è un esame di laboratorio di 2^ livello.

In caso di positività i conducenti vengono sottoposti anche a visita medica per stabilire l’alterazione comportamentale come riflesso dell’assunzione di sostanza stupefacente.
Sono emersi risultati incoraggianti. Su 36 conducenti controllati, nessuno di questi è risultato alterato per assunzione di sostanze stupefacenti.

Venerdì 8 novembre, invece, il servizio straordinario di controllo della Polizia Stradale si è svolto presso il Casello di Udine Nord, nelle ore serali/notturne, e ha coinvolto tutti i conducenti, non solo quelli professionali.

46 conducenti sono stati sottoposti a controllo etilometrico e allo screening preliminare per la ricerca di sostanze psico-attive; di questi: nr. 1 è risultato positivo alla prova etilometrica con tassi alcolemici superiori ai limiti previsti; 2 conducenti son risultati positivi allo screening preliminare per la ricerca di sostanze stupefacenti ( cocaina e cannabinoidi ) e, dopo avere accertato l’alterazione alla guida, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

In entrambe le giornate, sono state impegnate 3 pattuglie della Polizia Stradale, personale medico e tecnici di laboratorio. Tra i risultati operativi conseguiti: 3 patenti ritirate; 1 carta di circolazione ritirata; 35 punti patente decurtati; 1 veicolo sequestrato; 6 infrazioni amministrative contestate.

Questo complesso sistema di controlli, permette di indagare una fenomenologia che gli organi di Polizia riscontrano sempre più frequentemente. La complessità tecnica di questi accertamenti può essere superata esclusivamente con un controllo d’equipe altamente specializzato. L’utilizzo della matrice biologica della saliva è particolarmente importante. La saliva è considerata un ultrafiltrato del sangue e conserva la presenza dello stupefacente per circa cinque ore così da offrire certezza sull’attualità dell’effetto psicoattivo della sostanza durante la guida.

Lo screening permette di accertare ben 5 principi attivi: oppiacei, cannabinoidi, cocaina, anfetamine e benzodiazepine.

L’ impegno della Polizia Stradale è quello di far percepire i controlli di così elevato contenuto tecnico agli utenti della strada e soprattutto a coloro che la usano professionalmente perché potenzialmente in grado di pregiudicare ancor più la sicurezza stradale. Per garantire tali obiettivi i controlli continueranno in altre giornate dell’anno anche lungo le strade ordinarie.

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