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Tagliamento, sì all’audizione con i professionisti dei Comuni, «ma senza alcun rallentamento dell’iter avviato».

La Giunta regionale si impegna a richiedere ai Comuni interessati dalle opere sul Tagliamento una lista di 5 esperti e professionisti che pervenga entro il 31 dicembre 2024 alla direzione Ambiente della Regione. Nonché a promuovere, senza alcun rallentamento all’iter avviato, un’audizione da tenersi entro febbraio 2025, presso l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, di esperti e professionisti indicati dai Comuni, per favorire la migliore comprensione degli interventi previsti nell’allegato III-B relativi al documento in sigla tecnica UOM ITN009 Tagliamento, inserito nel Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra).

Tale impegno è il risultato della discussione svoltasi in Aula sulla mozione, come modificata su richiesta del Pd, di Markus Maurmair e degli altri consiglieri di Fratelli d’Italia, con Lucia Buna (Lega), Mauro Di Bert (Fedriga presidente) e Andrea Cabibbo (Forza Italia), che alla fine ha registrato 34 consensi trasversali e 4 no, questi ultimi del Gruppo Misto e di Maddalena Spagnolo (Lega), che nel suo accorato intervento aveva detto che “non c’è più tempo da perdere, abbiamo l’urgenza della messa in sicurezza del nostro territorio e delle sue genti, i gravi episodi di tempeste e mareggiate che ci hanno colpiti lo insegnano”.  Anche Antonio Calligaris (Lega) ha emendato in parte il testo, facendo inserire a premessa che “a seguito della delibera di generalità di luglio scorso, sarà avviato nei prossimi mesi l’iter per la redazione dei documenti di fattibilità e di indirizzo della progettazione delle opere previste dal Pgra, che si definiranno compiutamente nel 2025”.

Traversa laminante

È sempre dalla mozione – illustrata da Maurmair all’Aula – che si apprende che “misure e opere previste nell’allegato III-B introducono: un intervento denominato ‘Costruzione di una traversa laminante con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano per la creazione di un bacino di espansione in linea, in alveo attivo’; un secondo intervento che prevede una traversa in corrispondenza del ponte di Madrisio e aree di laminazione fuori alveo nei Comuni di Varmo, Ronchis e Rivignano Teor; il rialzo e la diaframmatura degli argini nel tratto di Tagliamento tra Cesarolo e la foce, nonché il rialzo e la diaframmatura degli argini del Cavrato, da Cesarolo allo sbocco nella laguna di Baseleghe. Il complesso delle opere inserite nell’aggiornamento del Piano rappresentano un livello di pianificazione sovraordinato, al quale dovranno necessariamente seguire le fasi di programmazione e progettazione previsti dalla normativa sugli appalti”.

Con la generalità di luglio scorso “Opere di laminazione lungo il fiume Tagliamento”, la Giunta – si legge ancora nel documento – ha preso atto “di alcune tematiche che la realizzazione della traversa laminante potrebbe comportare, considerata anche la prossimità con il ponte di Dignano e ha dato atto che sono state avviate interlocuzioni incrociate sulla possibilità di riunire in un’unica opera la traversa laminante con luci mobili a paratoie piane e un nuovo ponte viario, in grado di superare gli attuali limiti imposti sul ponte di Dignano in ragione della vetustà del manufatto. Ciò consentirebbe di contemperare le esigenze di pubblica incolumità e di sicurezza idraulica previsti dal Pgra e, al contempo, di completare l’assetto viario già realizzato con la variante in Comune di Dignano e in corso di realizzazione con la bretella di Barbeano, in Comune di Spilimbergo”.

Scoccimarro: “L’iter partirà nelle prossime settimane”

Da parte sua l’assessore regionale alla Dicesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha ribadito che “l’iter per affidare gli incarichi per redigere i primi documenti previsti dal Codice degli appalti, ovvero il Documento di fattibilità e il Documento di indirizzo della progettazione del ponte-traversa di Dignano, partirà nelle prossime settimane con fondi già stanziati (1,7 mln) e durerà circa sei mesi. Contemporaneamente, nei primi mesi del prossimo anno, con fondi stanziati con la legge di stabilità (2mln), partirà la stessa procedura per l’altra opera di laminazione prevista dal Piano a Madrisio-Varmo. Queste procedure impegneranno tutto il 2025 e solo una volta redatti questi documenti sarà possibile affidare le progettazioni definitive delle opere che quindi partiranno nel 2026. Le procedure di affidamento dureranno circa sei mesi e poi per redigere i progetti definitivi delle opere ci vorrà almeno un anno: durante questo periodo verrà garantito come sempre il confronto e la massima condivisione con il territorio”.

 

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