Non è una novità l’introduzione della terapia personalizzata nelle farmacie del Friuli e il servizio sta trasformando il modo in cui i medicinali vengono somministrati, garantendo sicurezza, precisione e praticità. A testimoniarlo sono i farmacisti delle Farmacie Favero, che hanno introdotto questa “rivoluzione” già da tre anni (al costo di 0,90 euro al giorno). Sabato 23 novembre il servizio è stato attivato anche nella farmacia di Coseano.
Michele Favero: livelli di precisione del 100%
«Il cuore del servizio – spiegano dalle Farmacie, che hanno sedi a Udine, Pradamano e Treppo Grande – consiste nello sconfezionamento e re-impacchettamento dei medicinali, organizzati in dosi giornaliere personalizzate, rispettando la successione oraria di assunzione prevista dal medico curante. Perciò, ogni dose è confezionata singolarmente, semplificando al massimo la somministrazione della terapia e riducendo i margini di errore, specialmente in terapie complesse e multifarmaco».
«Dalla sperimentazione che conduciamo da 3 anni su un gruppo di cittadini, come pure su strutture protette per anziani attive in Friuli Venezia Giulia – evidenzia il dottor Michele Favero – abbiamo potuto constatare che il sistema “SiCuro” da noi adottato raggiunge livelli di precisione del 100%, consentendo elevatissimi livelli di aderenza alla terapia con sicurezza e precisione. Perciò, dopo questa lunga fase sperimentale, siamo in grado di rispondere alle richieste personalizzate dei cittadini e in particolare delle strutture per anziani che possono trarre da questo sistema innumerevoli vantaggi, come la fedele e quotidiana aderenza alle prescrizioni mediche, ma anche il risparmio dovuto all’azzeramento dello spreco di farmaci».
Tre anni di sperimentazione a Udine, Pradamano e Treppo Grande
La sperimentazione da parte di Favero è stata sviluppata nella primavera 2021, coinvolgendo sia l’utente privato che le strutture per anziani, principali beneficiarie del sistema Si-Curo, che è costituito da macchine di fabbricazione giapponese, dalla parte strategica del controllo di origine olandese e dall’intelligenza gestionale italiana, raggiungendo livelli di precisione del 100% e consentendo livelli elevatissimi di aderenza alla terapia. Come affermava già nel marzo 2024 l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, dopo aver visitato gli spazi della “camera bianca” della Farmacia Favero di Pradamano, «quello che da alcuni anni porta avanti la Farmacia Favero è un metodo intelligente, pratico e sicuro per chi deve assumere a ritmi precisi una terapia farmacologica con più medicinali in tempi diversi nell’arco della giornata». «Qui – aggiungeva Riccardi –, da circa tre anni, è attivo un sistema per lo spacchettamento e l’impacchettamento dei farmaci unico in regione che prevede l’imbustamento della terapia farmacologica in piccole e pratiche confezioni singole trasparenti che recano il nome del paziente e l’orario di assunzione, evitando dimenticanze, limitando al massimo errori e sprechi di medicinali».
Il sistema all’epoca era attivo in Italia in sole sette farmacie, una delle quali proprio la Favero, terza nel Paese a dotarsi delle macchine necessarie alla creazione di quello che poi si presenta all’utente finale come un “rotolo” di bustine singole facile da gestire a livello domestico e nelle strutture protette, personalizzato in base al suo piano. «Una soluzione – concludeva Riccardi – senza dubbio connotata da sicurezza e praticità, che va a vantaggio in particolare delle persone anziane e in generale di chi deve assumere più farmaci contemporaneamente».
Nuovo servizio anche a Coseano
Di recente il servizio di personalizzazione delle terapie è stato attivato anche nella Farmacia di Coseano. Riccardi ha inaugurato sabato 23 novembre il nuovo macchinario in dotazione della farmacia per la produzione di dosi uniche di farmaci.
Rilevando la capillare presenza e distribuzione delle strutture farmaceutiche in Friuli-Venezia Giulia (oltre 400 sul territorio, ovvero circa una ogni 3mila abitanti), l’assessore alla Sanità ne ha sottolineato il ruolo centrale nell’intercettare la domanda dei cittadini e di rassicurarli sulle loro condizioni di salute. «È anche da questi equilibri che dipende la sostenibilità del nostro sistema sanitario – ha dichiarato l’assessore –. Un sistema che, pur continuando a distinguersi a livello nazionale sulla gestione della fase acuta della malattia, si sta trovando in difficoltà nell’affrontare il sempre più dirompente elemento della cronicità. All’aumento dell’aspettativa di vita è opportuno rispondere con adeguati percorsi assistenziali che potranno diventare sempre più solidi perseguendo una trasformazione del modello organizzativo dell’offerta».