Torna a Plasencis di Mereto di Tomba il “Mercatino delle missioni” che ormai da tradizione – puntuale nel periodo natalizio (unica pausa “forzata” nel periodo della pandemia) – propone in vendita oggetti artigianali con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere iniziative e progetti a favore di varie missioni del mondo. In particolare, l’iniziativa di quest’anno sarà trasformata in solidarietà a migliaia di chilometri dalla località friulana: in Burundi e Myanmar dove, come illustrano gli organizzatori, ci sono dei contatti diretti grazie a sacerdoti che operano in alcune comunità parrocchiali friulane.
L’appuntamento con il “Mercatino” è per sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, nella Sala Padre Bepi, a fianco del campanile di Plasencis, dalle ore 14 alle 18. L’evento sarà poi replicato domenica 8 dicembre, in questo caso nella piazza centrale di Mereto di Tomba, sempre dalle ore 14 alle 18.
Tutto quello che si potrà trovare è realizzato esclusivamente a mano da un affiatato gruppo di donne del paese, a cui si affianca anche qualche marito, in particolare per la creazione di addobbi in legno o altro materiale. La componente femminile – che solitamente inizia a “pensare” al Mercatino con molti mesi di anticipo –, con una manualità sopraffina, propone oggettistica e decorazioni realizzate per lo più all’uncinetto, a punto croce e ai ferri. Tra i pezzi forti dell’iniziativa solidale ci sono sicuramente i calzini lavorati a mano, ottima idea regalo, come consigliano i promotori. Una buona parte è realizzata da Angelica Padovan, 97 anni e un entusiasmo invidiabile quando c’è da mettersi a sferruzzare per aiutare chi è nel bisogno. «Un esempio per tutti – sottolineano i promotori –, non appena viene smantellato il “Mercatino” dell’anno precedente già si mette all’opera per quello successivo».
In questa edizione, dunque, i fondi raccolti – lo scorso anno l’iniziativa parrocchiale aveva consentito di donare 1500 euro a missioni del Burundi – saranno suddivisi anche per opere in Myanmar. «Li consegneremo direttamente a don Paul Khun A T, collaboratore parrocchiale a Paderno che viene a fare servizio anche da noi in aiuto a don Raymond Darkwah, ed è originario proprio del Paese del Sud est asiatico. Ogni anno i fondi vanno direttamente a chi sa come impiegarli al meglio».
Monika Pascolo