Un riconoscimento alle tesi di Baccalaureato in Scienze religiose e Sacra teologia e a quelle di Licenza in Scienze religiose, grazie all’iniziativa – giunta alla 13ª edizione – della Fondazione culturale “Mons. Vittorino Canciani”, con sede a Mortegliano, promossa in collaborazione con l’Istituto superiore di Scienze religiose di Udine “Santi Ermagora e Fortunato” (Issr). L’epilogo del “Premio Canciani” – intitolato al sacerdote friulano, originario di Mortegliano dove era nato nel 1925, docente, accademico, plurilaureato, conferenziere in Italia e all’estero, autore di numerose pubblicazioni, canonico di San Pietro, morto in Vaticano a ottobre 2014 – è andato in scena a Udine, nella cornice della chiesa di San Bernardino, mercoledì 20 novembre – nel corso del “Dies Academicus”, l’inaugurazione dell’Anno accademico degli Istituti teologici interdiocesani – , alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo mons. Riccardo Lamba e della pedagogista Paola Bignardi, coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, che ha tenuto la “Lectio Magistralis” dal titolo “Dio in parole: linguaggi della fede e mondo giovanile”.
Le tesi premiate
Grande l’emozione dei sei premiati ciascuno con una borsa di studio, durante la cerimonia di proclamazione curata dal dottor Fernando Tirelli, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Canciani, e dal presidente del sodalizio Eddi Gomboso. Per la laurea in Scienze religiose il primo premio è andato a Francesca Gadaleta per la tesi “Educare il cuore per la fede. Il legame tra crescita affettiva e maturità religiosa”, il secondo a Francesco Spizzamiglio che ha presentato la tesi “Da Fortunaziano a Cromazio. Il definirsi di una tradizione esegetico-kerigmatica aquileiese”, e il terzo a Luca Vianello per la tesi dal titolo “I miracoli di Gesù. Un’indagine storico-esegetica”.
Per il Baccalaureato il primo premio è andato a Francisco Garzon Medina per la tesi “Tu sei la nostra speranza. La risurrezione corporea di Cristo come fondamento della speranza cristiana nella Letteratura paolina”, il secondo a Laura Minin per “Condivisioni e dialoghi tra l’ecclesiologia del popolo di Dio e la politica tra limiti e opportunità”, mentre a Sabrina Venturato è stato assegnato il terzo premio per la tesi “Nietzsche e il nichilismo, in particolare il nichilismo giuridico”.
45 mila Euro di premi in 13 anni
Ad oggi sono oltre 80 i premiati dalla Fondazione Canciani, per un totale di circa 45 mila euro, ovvero un aiuto concreto a studenti e famiglie che li hanno sostenuti nel loro percorso di studi. Per partecipare al bando del Premio è necessario aver conseguito una votazione superiore o uguale a 28/30. Come da tradizione, spetta a un’apposita giuria valutare i lavori presentati, tenendo conto – come illustra Tirelli – della pertinenza, dell’interesse e dell’originalità dei contenuti. Nei prossimi mesi sarà ufficializzato il bando per l’edizione 2025 del Premio Canciani.
Monika Pascolo