Decostruzione sociale pittorica, questo è il titolo della mostra personale dell’artista Maria Teresa Pirillo allestita nella biblioteca civica “Pasolini” di Pasian di Prato e inaugurata sabato 30 novembre scorso.
«Con questa esposizione – spiega l’assessore comunale alla cultura, Paolo Montoneri – si è voluto riaprire lo spazio della biblioteca principalmente ai cittadini di Pasian di Prato che desiderano esporre le proprie opere artistiche, fotografiche ed artigianali. Molte volte, infatti, per timidezza, per timore di “non essere all’altezza” o semplicemente a causa degli oneri da sostenere per l’utilizzo di sale espositive, molte espressioni artistiche rimangono chiuse nelle case dei propri artisti. Ecco che allora la biblioteca apre i propri spazi non solo alla lettura: quella di Pasian di Prato è sì luogo di cultura, ma anche di inclusione, di relazioni e di incontri».
Maria Teresa Pirillo espone opere che rappresentano artisticamente il disagio sociale, dalla generazione Z alla questione di genere, alla perdita di identità causati dall’omologazione e dalla mancanza di relazioni personali. Sviluppa una apertura essenziale, focalizzata sulle emozioni suscitate dalla luce più che dalle forme.
Calabrese di nascita, ma pasianese d’adozione, Pirillo ha insegnato a lungo nelle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo del comune. L’artista riesce a dare un tocco di originalità alle sue opere d’arte utilizzando anche tecniche e materiali inusuali quali caffè e vino, opere che ha esposto negli USA, oltre che in varie mostre personali in tutt’Italia.
La mostra è liberamente visitabile durante l’orario di apertura della biblioteca fino al 4 gennaio 2025.