«Missus est». Parole che in quasi tutto il Friuli – e solo in questo lembo d’Europa – si cantano nei nove giorni che precedono la grande solennità del Natale. La Novena anche quest’anno sarà celebrata in numerosissime comunità, in alcune delle quali sarà presente l’arcivescovo Riccardo Lamba, in un simbolico abbraccio natalizio al territorio friulano.
L’Arcivescovo presiede il “Missus” nelle Parrocchie
Domenica 15 dicembre, inizio della Novena del Natale, mons. Lamba celebrerà la Messa in Cattedrale a Udine alle 19, cui seguirà il canto del Missus. Lunedì 16 dicembre appuntamento in Carnia, nella chiesa di Sant’Ulderico a Sutrio, con Messa alle 18. Martedì 17 la celebrazione assieme ai sacerdoti ospiti della Fraternità sacerdotale di Udine alle 18.15, mentre mercoledì 18 dicembre mons. Lamba celebrerà la Novena a Martignacco alle 19. Doppio appuntamento in seminario a Castellerio: giovedì 19 alle ore 19 assieme ai gruppi dei Medici cattolici, del Serra Club e degli Imprenditori cattolici; venerdì 20, sempre alle ore 19, la celebrazione del Missus a Castellerio assieme alle famiglie dei seminaristi.
Sabato 21 dicembre sarà il Santuario della Madonna Missionaria, a Tricesimo, a ospitare la celebrazione del Missus presieduta dall’Arcivescovo, contestualmente alla Messa delle 18. Domenica 22 dicembre sarà nuovamente la volta della Cattedrale di Udine, alle 19. Infine lunedì 23 dicembre mons. Lamba sarà a Gemona, presiedendo la Messa con la preghiera del Missus alle 19.
La storia di una tradizione tutta friulana
Fu il patriarca di Aquileia Francesco Barbaro, a fine ‘500, a formalizzare quella che in diverse comunità friulane era una prassi sopravvissuta anche all’abolizione del rito patriarchino, avvenuta in quegli anni, ossia la drammatizzazione dell’Annunciazione attraverso figuranti che rappresentavano i personaggi coinvolti nell’avvenimento narrato dal Vangelo di Luca: un narratore, la giovane Maria e l’angelo Gabriele. Dalla Pieve della città di Udine, la chiesa di Santa Maria in Castello, il Barbaro diffuse dunque questa usanza, che fiorì in numerose terre del Patriarcato aquileiese. Non dovunque, però: in alcune zone della Slavia friulana, ancora oggi il Missus non si canta. Al suo posto, i fedeli di lingua slovena celebrano la Novena con il nome di Devetica Božična, una preghiera a Maria che anticamente si celebrava nelle famiglie e ultimamente, in modo itinerante, in varie chiese della Benečija.
Tornando al Missus, è interessante anche la produzione musicale, anch’essa tutta friulana, fiorita sulle parole di Luca. Primo compositore di un Missus pare fosse Giovanni Battista Tomadini, nonostante tra le sue opere attualmente censite il Missus non compaia. Nello stesso periodo, parliamo degli ultimi anni del ‘700, fu composta la versione Domenico Carminati. Tra gli altri compositori si ricordano Jacopo Tomadini, Vittorio Franz (autore di ben cinque versioni), Raffaele Tomadini, Giovanni Battista Cossetti, Carlo Rieppi, Antonio Foraboschi e molti altri. Tra queste composizioni, tuttavia, va segnalato per il notevole successo il Missus di Giovanni Battista Candotti, ancora oggi diffusamente eseguito e pregato. Sono tuttora vive, soprattutto in Carnia, le forme musicali che seguono gli stilemi della tradizione orale patriarchina, tipiche dei luoghi in cui non era possibile una esecuzione musicale più organizzata.