Le imprese del Friuli Venezia Giulia, nel 2024, registrano una sostanziale tenuta, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a +184 unità nei dodici mesi e si mantiene in territorio positivo dall’anno 2021. Alle 5.314 iscrizioni di nuove attività economiche hanno fatto eco 5.130 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a +0,19% (contro il +0,34% del 2023). Lo rilevano i dati Movimprese elaborati per la regione dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine e diffusi oggi a livello nazionale da Unioncamere.
A livello settoriale, il saldo positivo del 2024 riflette dinamiche molto eterogenee tra i vari comparti. «Più della metà della crescita annuale si concentra in soli tre macro-settori», rileva il presidente della Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo, ricordandone i dati: costruzioni con 215 imprese in più, corrispondenti a una crescita dell’1,4% – ancora la maggior crescita in termini assoluti –, attività professionali scientifiche e tecniche con +109 imprese, pari a un tasso di crescita del 2,5% su base annua, e infine altre attività di servizi con +103, pari a +2%. Crescono in maniera significativa anche le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+70, +2,3%) e le attività immobiliari, finanziarie e assicurative.
In modo quasi speculare, altri grandi comparti hanno pesato sul saldo con una riduzione del proprio perimetro imprenditoriale: commercio (259 imprese in meno, pari a -1,3%), agricoltura, silvicoltura e pesca (-245, pari a -1,9%) e attività manifatturiere (-112, -1,1%). «Il momento complesso per questi settori, che costituiscono l’ossatura tradizionale della nostra economia, si conferma, così come abbiamo avuto modo di rilevare anche con le previsioni occupazionali Excelsior e tenendo conto della situazione internazionale in continua evoluzione e con molti fronti caldi – rileva ancora il presidente Da Pozzo -. Importante in questo contesto – conclude – sottolineare ancora la tenuta e anzi la continua crescita dei servizi, che presentano dinamiche trasversali e con significativi risvolti occupazionali e d’innovazione».
Dal punto di vista territoriale, i dati Movimprese mostrano segnali di crescita in tutte le quattro macro-ripartizioni geografiche del Paese, anche se ovunque con dinamiche più attenuate rispetto al 2023. In termini assoluti il contributo più significativo al saldo annuale è venuto dal Mezzogiorno (+13.684 imprese), in termini relativi la componente più dinamica è stata l’area del Centro-Italia (+0,80%, contro una media italiana del +0,62%). Il Nord Est è invece l’area geografica che è cresciuta meno, con un valore pari a +0,23%. Complessivamente, 15 regioni italiane hanno chiuso l’anno con un saldo positivo (erano 17 nel 2023).
In termini di forme organizzative, alla fine del 2024 il tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia si mantiene nel complesso stabile grazie alla significativa espansione delle società di capitali, cresciute del 2,38% rispetto al 2023 (+612 unità). Questo progresso avviene a scapito delle altre forme organizzative, il cui numero si è complessivamente ridotto di 428 unità (-242 le società di persone, -175 le imprese individuali, -11 le altre forme).