Sono numerosi i gruppi di pellegrini dell’Arcidiocesi di Udine che scenderanno a Roma per vivere il pellegrinaggio giubilare. Gli uffici diocesani di Udine stanno preparando tre esperienze di pellegrinaggio – adolescenti a fine aprile e giovani a luglio, mentre il pellegrinaggio diocesano con l’Arcivescovo sarà a fine agosto -, ma altre sono state attivate da Parrocchie (per esempio Artegna) o gruppi ecclesiali (come i Francescani secolari).
Che città troveranno i pellegrini?
A un mese dall’apertura del Giubileo, Roma si presenta ricca di cantieri e povera di gente. I romani stessi affermano che i flussi di pellegrini, per ora, sono molto meno intensi del previsto (anche se la bella stagione e i grandi eventi, soprattutto giovanili, con ogni probabilità porteranno nella città eterna centinaia di migliaia di persone contemporaneamente). Locande con posti liberi anche nelle ore di punta, taxi che corrono a vuoto.
Poi, appunto, i cantieri. Nella piazza antistante la splendida Basilica di Santa Maria in Trastevere campeggiano le transenne, così come alcuni residui di cantieri si stanno – auspicabilmente – chiudendo dinanzi a San Giovanni in Laterano, la cui piazza ha subito lavori di ammodernamento della pavimentazione.
Lo stesso non si può dire dell’area attorno al Vaticano, dove invece sono stati fatti importanti lavori di pedonalizzazione a partire da Piazza Pia – dove non c’è più la “strozzatura” dei gruppi di pellegrini per il passaggio pedonale all’inizio di via della Conciliazione – e dell’area a nord di Piazza San Pietro: per giungere alla fermata della metropolitana Ottaviano, la più vicina al Vaticano, ora il passaggio è interamente pedonale (via di Porta Angelica e via Ottaviano). Il traffico veicolare sul pericoloso piazzale Risorgimento è stato ristretto a una sola carreggiata, con un unico attraversamento pedonale (in passato l’attraversamento era doppio). Sicurezza raddoppiata, insomma, per i pellegrini pedoni.
Altri cantieri – enormi – riguardano invece la zona di Piazza Venezia, trafficatissimo snodo su cui si affaccia l’Altare della Patria, e il vicino accesso a via dei Fori imperiali.
Come funziona il cammino verso la Porta Santa
I pellegrini che si recheranno alla Porta Santa di San Pietro percorreranno l’itinerario previso lungo via della Conciliazione. L’appuntamento per tutti è in Piazza Pia, dove verosimilmente negli eventi più affollati ci sarà una lunga coda di accesso a via della Conciliazione. L’area circostante Castel Sant’Angelo, infatti, non è ampia; nonostante l’eliminazione del traffico veicolare consenta un più snello accesso al corridoio predisposto per l’ultimo tratto di pellegrinaggio, è ipotizzabile una lunga attesa in occasione delle date più affollate.
A Piazza Pia è aperto un box dove i pellegrini possono trovare sussidi per la preghiera lungo l’ultimo tratto del pellegrinaggio. Successivamente, i pellegrini si immettono in una corsia lungo tutta via della Conciliazione fino all’ingresso in Piazza San Pietro, con volontari a sorvegliare gli attraversamenti pedonali. Giunti in piazza, il passaggio ai controlli di sicurezza interrompe il corridoio del pellegrinaggio, interferendo anche con il clima di raccoglimento e preghiera. Il percorso riprende poco oltre i metal detector per salire le rampe di Piazza San Pietro, direzione Porta Santa.
Giovanni Lesa