Ha tra i 26 e i 55 anni e, nella maggior parte dei casi, arriva da Lombardia (26,5%), Veneto (20%) o Piemonte (12,5%). È abituato a organizzarsi le vacanze in autonomia (99,5%) e ad associarle all’attività sportiva. E ancora, viaggia prevalentemente in coppia (55%) o con amici (28,5%). Si muove poi soprattutto su bici di proprietà, affittandole sul territorio solo nel 18,5% dei casi, e utilizza Google maps o altre app per orientarsi. Ma – aspetto tra i più rilevanti – giudica ottimamente l’offerta turistica in regione, dichiarando di alternare i chilometri in bici alla visita a borghi storici e patrimoni Unesco, cantine, strade del vino, luoghi spirituali e di culto e botteghe artigiane: il punteggio è pari o superiore a 8 nel 92,5% dei casi e la cortesia e ospitalità delle persone è stata giudicata con un punteggio da 7 in su dal 96,5%.
È questo l’identikit del cicloturista che percorre la Ciclovia Pedemontana Fvg-3: a delinearlo è la nuova indagine realizzata da Isnart per le Camere di Commercio di Pordenone-Udine e della Venezia Giulia, in collaborazione con PromoTurismoFVG. Duecento i turisti intervistati tra novembre e dicembre 2024, persone che l’hanno percorsa e che hanno soggiornato almeno una notte fuori dal proprio Comune di residenza. Le interviste, inoltre, sono state eseguite in punti diversi della ciclovia stessa, che attraversa la regione seguendo la linea immaginaria che delimita l’arco alpino regionale e copre una distanza totale di circa 180 chilometri, tra Sacile e Gorizia-Nova Gorica, attraversando ben 32 comuni.
«Con questo strumento di indagine – osserva il presidente Cciaa Pn-Ud, Giovanni Da Pozzo –, per la prima volta andiamo ad analizzare nel dettaglio una porzione di turismo che è in forte crescita e che nella nostra regione potrebbe rappresentare un vero plus, vista la propensione a un turismo lento e green, che permette di godersi appieno un territorio molto ricco e variegato. Dai dati confidiamo che le nostre imprese del comparto possano trarre informazioni utili e ispirazione per sempre nuove opportunità di crescita».
Ma cosa dicono gli altri dati? Innanzitutto che per il 69% dei cicloturisti intervistati è uomo, il 31% donna. Le fasce d’età più rappresentate sono la 36-45 anni (40% del totale), 46-55 anni (20,5%), seguono la 56-65 e la 26-35 (entrambe con il 19,5% del totale). Il 91,5% ha dichiarato di essere abituato a svolgere attività cicloturistiche e il 62% del totale associa abitualmente lo sport alle vacanze.
Tutti i cicloturisti intervistati sono arrivati da altre regioni d’Italia (solo il 4% era del Fvg), il 90,1% in auto, il 7,4% in treno. La tipologia di alloggio più utilizzata dai cicloturisti è l’hotel 3 stelle (30,4%), mentre il 25,5% ha soggiornato da amici o parenti, il 19,6% in B&B, il 6,4% in case private prese in affitto, il 5,4% in agriturismo. Il 48,5% degli intervistati ha soggiornato in regione una notte, il 28% due notti, il 15,5% tre notti.
La tipologia di bici più utilizzata su questo percorso è risultata quella classica, slow bike o city bike (37%) e a seguire la mountain bike (32,5%), mentre l’ebike è risultata scelta dal 10% degli intervistati.
Il cicloturista è poi risultato piuttosto tecnologico: il 48,8% ha infatti conosciuto il percorso grazie a Internet, il 22,8% su suggerimento di conoscenti, il 16,8% grazie ai Social, il 10,4% per esperienza personale.
Perché la ciclovia FVG-3?
Le principali motivazioni della scelta di questo percorso (domanda con possibilità di risposta multipla) sono state il percorso ben tenuto (14,6% dei rispondenti), la bellezza del paesaggio (12,6%), la segnaletica chiara (9,9%), il contesto naturale (8,5%), l’ambiente sicuro per l’attività scelta (7,7%), la pista curata (6,1%). A seguire la possibilità di effettuare degustazioni enogastronomiche, di conoscere un nuovo territorio, la buona qualità dei servizi, le informazioni disponibili, ma anche il percorso non troppo affollato, la possibilità di rilassarsi e il fatto che l’itinerario preveda tappe intermedie.
Come migliorare?
Tra le risposte, anche informazioni utili per le amministrazioni per controllare o implementare alcuni servizi. Ai cicloturisti è stato infatti chiesto quali servizi ritengano indispensabili. Al primo posto ci sono i punti di rifornimento di acqua (8,5% del totale dei rispondenti), segnaletica (8,4%), punti di primo soccorso (7,7%), punti di ristoro e riposo (6,3%) e mappe (6,2%). I punti di rifornimento acqua sono stati ritenuti sufficienti dal 45% dei rispondenti, ottimi dal 48,5%. La segnaletica ottima nel 73% dei casi, le mappe nel 63%. I punti di ristoro e riposo hanno ricevuto un giudizio ottimo dal 57% dei rispondenti.
L’offerta turistica
Anche il giudizio complessivo espresso sull’offerta turistica, come detto, è ottimo: è pari o superiore a 8 nel 92,5% dei casi e non sono stati riscontrati giudizi inferiori a 6.
Infine, le strutture di alloggio: i cicloturisti le hanno valutate prevalentemente tra il 7 e l’8 (79,5%) ed è stata giudicata buona anche l’offerta di intrattenimento e culturale, così come i trasporti. Si riscontrano commenti positivi anche sul costo dell’alloggio e della ristorazione.
Sul territorio
Secondo le rielaborazioni del Centro Studi Cciaa Pordenone Udine, nei 32 comuni attraversati dalla ciclovia risultano attive, al 30 settembre scorso, 2.035 localizzazioni di imprese turistiche, l’11,4% del totale delle imprese dell’area. Nella definizione di imprese turistiche sono ricomprese alloggio e ristorazione, trasporto, noleggio, agenzie di viaggio e altri servizi, attività ricreative. Nelle imprese turistiche attive in questi 32 comuni sono impiegati circa 7mila addetti totali.
Anna Piuzzi