Uno spazio dedicato alla socializzazione e all’aggregazione delle persone anziane ha aperto i battenti a San Giovanni al Natisone. La nuova realtà – attiva il mercoledì e il venerdì dalle 16.30 alle 18.30 – ha trovato casa accanto al corpo centrale di villa De Brandis, all’interno della Barchessa Est.
Si tratta di un progetto che mira a coinvolgere oltre 1.260 residenti tra i 65 e i 90 anni, tutti capillarmente raggiunti dall’Amministrazione comunale che ha voluto dare comunicazione scritta dell’attivazione del nuovo servizio. L’intenzione è dunque «offrire uno spazio dove le persone anziane possano ritrovarsi, condividere esperienze e coltivare nuove passioni» ha evidenziato l’assessora assessore alle politiche sociali, Sabrina Zamaro, che ha curato in prima persona il progetto. Un modo insomma per contrastare la solitudine e la noia, «ma anche per creare nuove relazioni significative».
La struttura vuole essere così un’occasione per vivere momenti di svago, fuori dalla quotidianità domestica, in un ambiente pensato appositamente per la “terza età”.
Le attività partiranno con proposte ludiche, ma l’obiettivo è ampliarle sulla base delle esigenze e dei desideri degli utenti. Sono in programma anche eventi specifici su temi come la prevenzione delle truffe e l’utilizzo di strumenti digitali, oltre a favorire un invecchiamento attivo, come passeggiate e gite. Provvisori sono pure gli orari di apertura, anche questi, infatti, saranno adattati alle esigenze di chi, da qui in poi, frequenterà il centro: si sta ad esempio già vagliando la possibilità di estendere l’apertura alla domenica pomeriggio.
I locali, nello stesso immobile che accoglie le attività della sezione dell’Associazione Friulana Donatori di Sangue, sono condivisi al momento con il doposcuola e già dotati di montascale e bagni accessibili. In futuro, con il trasferimento dei ragazzi nell’ala ovest in fase di riqualificazione, gli spazi saranno ulteriormente riorganizzati. Fondamentale il coinvolgimento del volontariato, già ora hanno dato la disponibilità alla collaborazione la Croce rossa, l’Associazione dei club alcologici territoriali, i donatori di sangue, la Caritas e Anteas.
Anna Piuzzi