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Carta di Lorenzo, il presidente Mattarella: «Contribuire alla dignità dei lavoratori»

«Accorciare la distanza tra giovani e lavoro si accompagni al rispetto della loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini». È un appello forte quello lanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto con un messaggio all’evento “La Carta di Lorenzo, per una scuola in sicurezza”, realizzato sabato 8 febbraio all’auditorium Zanon di Udine in prossimità del terzo anniversario della morte di Lorenzo Parelli, giovane studente friulano deceduto in un incidente sul lavoro durante l’ultimo giorno dello stage che stava concludendo in azienda.

«La tragica morte di Lorenzo Parelli durante uno stage a Udine – ha ricordato il Capo dello Stato – ha drammaticamente richiamato l’attenzione dell’intera società italiana sui processi che accompagnano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro». «Auspico – ha concluso Mattarella – che l’evento formativo “La Carta di Lorenzo, per una scuola in sicurezza” possa contribuire efficacemente a questo scopo».

Lorenzo Parelli

Rosolen: «Dalla commemorazione le buone prassi»

Alle parole del Presidente della Repubblica hanno fatto seguito quelle dell’ass. regionale all’Istruzione, Lavoro e Formazione, Alessia Rosolen. «Oggi siamo certamente qui a ricordare quanto avvenuto quando abbiamo perso Lorenzo, ma anche – grazie alla determinazione della famiglia Parelli – abbiamo reso questo momento non solo una commemorazione ma l’occasione per raccontare con quali modalità, dall’inserimento all’interno della legge regionale sull’istruzione del tema della sicurezza sul lavoro, ci stiamo impegnando perché tutte le buone prassi entrino tra i banchi di scuola e negli enti di formazione professionale

Presenti i genitori di Lorenzo

Nel corso dell’evento allo Zanon di Udine -realizzato dalla Regione e da Inail, Anmil, Formindustria, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine – sono intervenuti anche i genitori del giovane deceduto, Maria Elena Dentesano e Dino Parelli, i quali hanno ricordato quali punti del percorso integrativo scuola-lavoro necessitino di essere affrontati a dovere (per esempio le interazioni tra i tutor aziendali e scolastici e la promozione di una “cultura della sicurezza”).

G.L.

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