Si fanno tangibili i risultati di un’intuizione del territorio gemonese, rivelatasi decisamente felice: puntare sullo sport praticato in un contesto di rara bellezza e grande varietà dal punto di vista naturalistico. Negli ultimi cinque anni il distretto turistico del gemonese ha infatti visto un incremento delle presenze del 40%, a darne notizia nei giorni scorsi sono stati il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, e l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini. Punto di forza è il progetto «Sportland», nel 2011 per la promozione dell’area pedemontana e dell’Alto Friuli, facendo leva appunto sul binomio sport e turismo anche attraverso eventi di richiamo internazionale. L’iniziativa unisce 16 Comuni (Ampezzo, Arta Terme, Artegna, Buja, Bordano, Forgaria nel Friuli, Gemona del Friuli, Montenars, Nimis, Osoppo, Tarcento, Tolmezzo, Trasaghis, Venzone, Verzegnis e Villa Santina) e mette in rete le diverse discipline sportive con l’offerta culturale, naturalistica ed enogastronomica.
«L’offerta outdoor e le attività all’aria aperta si confermano come uno dei fattori determinanti per chi sceglie di trascorrere una vacanza in Friuli Venezia Giulia. Lo attestano gli ottimi dati che arrivano dal distretto turistico del Gemonese, che dal post-Covid ha visto aumentare del 40% le presenze di visitatori sul territorio» hanno evidenziato Revelant e Bini. «Rispetto al 2018 – ha dettagliato l’Assessore – il flusso di turisti nel territorio di Sportland, che vede Gemona capofila progetto, è costantemente aumentato. Si è passati da 66 mila presenze in un anno a circa 100 mila, con un aumento di oltre il 40%. A trainare questa crescita nel post-pandemia è stata l’aumentata richiesta di esperienze all’aria aperta, che trova in questo territorio e più in generale in Friuli Venezia Giulia una risposta naturale. Gli aumenti più significativi si registrano, infatti, nei mesi centrali dell’anno, con picchi dell’80% e del 77% a giugno e ottobre, periodi in cui cresce l’affluenza legata ai percorsi cicloturistici».
I comuni che aderiscono a Sportland rientrano nell’area compresa tra la valle del Torre, la Pedemontana e la conca tolmezzina, fino alla val Tagliamento. Tutti territori caratterizzati da un’offerta turistica improntata all’outdoor e attraversati dalle principali ciclovie regionali, che proprio in Gemona trovano uno snodo fondamentale. «Il successo di questa progettualità congiunta – ha concluso Bini – è al centro dell’attenzione dell’amministrazione regionale, che sta valutando l’estensione di questo modello anche ad altri territori, con l’obiettivo di mettere a fattor comune buone pratiche, competenze e risorse. Alla base di questi ragionamenti c’è un dato di fatto: Regione e PromoTurismoFVG hanno scelto da tempo di puntare sulla valorizzazione del turismo lento outdoor, sempre più driver fondamentale per attrarre nuovi visitatori, specialmente dall’estero».
Anna Piuzzi