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Mercoledì delle ceneri, l’Arcivescovo: «Occasione per lasciarci guidare da Dio e vincere il male»

«La Quaresima? È un tempo in cui ci viene offerta un’opportunità che merita di essere colta: quella di iniziare un cammino di “vera” conversione». Così mons. Riccardo Lamba ha iniziato la sua omelia nella Messa presieduta a Udine nella sera del 5 marzo, mercoledì delle ceneri, in una Cattedrale colma di fedeli. «È un modo per dire: “attenti” perché il cammino che stato facendo si espone anche al rischio di non essere autentico! Attenti!»

Mons. Riccardo Lamba ha presieduto la celebrazione del Mercoledì delle ceneri in Cattedrale a Udine (Foto di Simone Carlini)

Elemosina, digiuno, preghiera. «L’esperienza cristiana non è roboante»

Il monito dell’Arcivescovo è risuonato anche in relazione alle tre prassi tradizionali del cammino quaresimale: il digiuno, la preghiera e l’elemosina, delineate anche dal Vangelo della liturgia del primo giorno della Quaresima. «Basta pregare un po’ di più? Digiunare un giorno alla settimana? Dare l’elemosina a qualcuna delle persone che troviamo per strada?», ha chiesto mons. Lamba. «Gesù nel Vangelo ci dice che pregare, digiunare, fare l’elemosina rischiano di essere “ambivalenti”, cioè potrebbero essere vissuti al servizio del proprio “io”, della propria gloria, anziché al servizio di Dio e della gloria di Dio. Ecco allora l’invito di Gesù a vivere la preghiera, il digiuno e l’elemosina nel segreto, perché un criterio inequivocabile per verificare l’autenticità dell’esperienza cristiana è quella di non essere appariscente, roboante, eclatante, ma umile, riservata, laboriosa nel silenzio e nel nascondimento».

Questo atteggiamento di umiltà a cui la Quaresima richiama ogni fedele consente di «andare sempre più in profondità nel rapporto con Dio, riconoscendolo come Padre buono e benigno». Segno di conversione, per l’Arcivescovo, «sarà poter condividere con i fratelli quell’esperienza di misericordia sperimentata in prima persona».

Le ceneri per il rito penitenziale che ha aperto la Quaresima (Foto di Simone Carlini)

Lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio nel “combattimento interiore”

«Il cammino della “vera” conversione è però sempre un combattimento contro lo spirito del male», ha ricordato poi mons. Lamba. «Gesù è uscito vincitore da questa lotta grazie al fatto che quello Spirito di Dio che lo aveva condotto nel deserto, lo ha sostenuto nella lotta. Anche noi – ha concluso – in questo tempo di Quaresima lasciamoci guidare e sostenere nel combattimento contro lo spirito del male dallo Spirito Santo di Dio». E guardando già al traguardo della Quaresima, ossia la veglia pasquale, l’Arcivescovo ha ricordato come con questa “guida” spirituale «saremo partecipi con Cristo della vittoria sul peccato e sulla morte e potremo dire di aver fatto un cammino di “vera” conversione».

G.L.

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