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Pedemontana

L’Anello del Bernadia, tra storia, cultura e natura

Un sentiero lungo quasi 12 chilometri che non presenta particolari difficoltà, con un dislivello di circa 700 metri, percorribile in 3 ore e mezza. È l’Anello del Monte Bernadia, il cui ripristino integrale è stato effettuato dal Saf-Cai di Tarcento nel 2022, in occasione dei 50 anni della Sottosezione intitolata ad Augusto Volpe.

Si tratta di un suggestivo itinerario non solo naturalistico, ma anche storico e culturale, la cui partenza è dal piazzale antistante Palazzo Frangipane a Tarcento (dove si può lasciare l’automobile). Nell’area è possibile trovare il depliant con tutte le informazioni utili all’’escursione, con la descrizione dell’itinerario che inizia proprio scendendo la scalinata, in direzione del ponte sul torrente Torre. Salendo poi verso Plan di Paluz si giunge all’incrocio con l’inizio della pista forestale del Rio Rabagnolo che conduce nelle vicinanze della chiesa di Sedilis.

Da questo punto, una rampa cementata immette sul sentiero che conduce ai “Stai”. Quindi, si percorre l’ex strada militare che transita nei pressi della base di lancio per parapendio e termina a ridosso del sito storico delle “Batterie”. Da qui il sentiero sale repentinamente fino al piazzale dell’ex Forte (realizzato tra il 1913 e 1915, divenne deposito di munizioni; è stato restaurato nel 2004) e del Monumento-Faro, costruito dagli alpini della zona per ricordare tutti i caduti della Divisione alpina “Julia”.

I boschi del Bernadia, che crescono su terreno calcareo, sono caratterizzati da carpino nero, orniello, acero, frassino, castagno e nocciolo. Tra i fiori, soprattutto dove il substrato si fa roccioso, cresce il raro giglio martagone, la cui raccolta è vietata. Per quanto riguarda la fauna, nell’area dei rio Rabagnolo (a inizio escursione) si può trovare il guardaruscelli balcanico, una specie di libellula dalla colorazione gialla e nera.

Monika Pascolo

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