«Da aprile 2022 a fine marzo di quest’anno, il Centro raccolta farmaci di Udine è riuscito a recuperare 11.482,80 chili di medicinali non scaduti, per un valore commerciale di 819.199,00 euro». L’ha detto Federico Armani, socio fondatore e coordinatore dei volontari dell’associazione Centro Raccolta Farmaci Odv, durante la presentazione del progetto di collaborazione tra il sodalizio e il Comune, con il supporto di Net Spa: un’intesa avviata per sensibilizzare i cittadini sul riciclo e sulla donazione dei farmaci validi e non scaduti a favore delle persone in difficoltà sanitaria, e anche per promuovere il corretto smaltimento dei rifiuti farmaceutici.
Il protocollo d’intesa è stato presentato martedì 8 aprile, nella sede dell’associazione, che è ospitata nell’istituto udinese delle Suore della Congregazione del Santissimo Rosario, alla presenza dell’assessora all’Ambiente del Comune di Udine, Eleonora Meloni, e del responsabile della comunicazione e innovazione di Net, Davide Bonetto.
«Un ringraziamento sincero a Federico Armani e a sua moglie, per l’impegno quotidiano e la passione che mettono in questo progetto» è stato espresso dall’assessora Eleonora Meloni, che ha anche rimarcato il grande valore di unire attenzione all’ambiente e solidarietà. Un concetto che acquista ancora più forza quando si coniuga con educazione ed ecologia. La solidarietà del progetto guarda sia a terre lontane, dove i farmaci sono un lusso, che al territorio più vicino, dove le situazioni di grave marginalità economica non li rendono disponibili. A Udine nel 2024 sono state raccolte circa 12 tonnellate di rifiuti tra medicinali e farmaci. Intercettarli prima che vengano buttati – è stato spiegato – è fondamentale, perché significa ridurre lo spreco e aiutare chi ne ha bisogno. Il Comune – ha concluso Meloni – è al fianco di questa iniziativa e si impegna a valorizzarla, collaborando nella ricerca di una nuova sede che le dia adeguati spazi.
Armani ha illustrato l’attività svolta dal 2017 dall’associazione Centro Raccolta Farmaci Odv (30 i volontari). «Un’attività che è cresciuta notevolmente». I farmaci raccolti vengono accuratamente controllati dai volontari e registrati su un gestionale del Banco Farmaceutico – ha spiegato –. Poi, su richiesta di enti o associazioni, vengono confezionati e spediti in Italia e all’estero, per alleviare situazioni di povertà e urgenza sanitaria.
L’aumento della quantità dei farmaci e anche dei presidi sanitari recuperati ha aperto il problema di usufruire di una sede più grande. «Lo spazio di 30 metri quadrati che le Suore Rosarie ci hanno generosamente messo a disposizione in questi anni, non basta più. Lanciamo, quindi, un appello a tutta la comunità, affinché sia possibile trovare un luogo ampio, dove poter adibire un magazzino adatto». Trovare una nuova sede è una priorità anche alla luce di un ulteriore aumento delle donazioni di farmaci che si auspica sia determinato dall’intesa avviata con il Comune e Net.
Per maggiori informazioni e per i dettagli su come riciclare e donare i farmaci è possibile consultare i siti www.raccoltafarmaciudine.it e www.netaziendapulita.it.