Ci avviciniamo alla Pasqua, periodo in cui le uova si mangiano per tradizione. Ma durante il resto dell’anno spesso le uova sono un alimento “dimenticato” e questo «è un peccato». A sottolinearlo è la biologa nutrizionista Cristina Giusto, alla quale abbiamo chiesto quanto sono importanti le uova nell’alimentazione e perché. «Lo sono molto – risponde – perché ricche di nutrienti ed anche molto versatili».
Quante se ne possono mangiare a settimana?
«Le linee guida consigliano circa quattro uova alla settimana, ma una persona sana e attiva può arrivare anche a mangiarne sette e se nell’alimentazione mancano altre fonti proteiche anche di più».
Chi è vegetariano può mangiarne di più?
«Sì, anche perché sono una fonte importante sia di vitamine del gruppo B che di proteine nobili. Piuttosto che incrementare il consumo dei formaggi è certamente preferibile il consumo delle uova».
Per un pasto ben bilanciato a cosa vanno abbinate?
«Sono una buona fonte di proteine e di grassi, per cui vanno abbinate a verdure e a carboidrati. Ad esempio al pane, preparando degli avocado toast con pane integrale, uovo all’occhio di bue e avocado. Oppure con il riso, unendovi verdure e uovo strapazzato».
Come è meglio cucinare le uova?
«Le più digeribili sono quelle alla coque o l’uovo in camicia, ma se la persona non ha particolari problemi, si possono mangiare tranquillamente anche le uova strapazzate o in frittata».
Meglio a pranzo o a cena?
«Meglio ancora a colazione, perché si tratta di un alimento con un basso impatto glicemico: dà molta sazietà e rappresenta una buona fonte proteica. Tra l’altro può essere anche utilizzato per la preparazione di crêpe o pancake, magari senza zuccheri con aggiunta di composte di frutta o frutta stessa. In ogni caso è un alimento che può essere consumato in tutti i pasti».
Chi fa sport deve mangiarle? E quando?
«Assolutamente sì, chi fa sport deve mangiare uova perché sono ricche di quelle che vengono definite proteine nobili. Andrebbero consumate nel pasto che precede l’attività sportiva, se questo pasto viene consumato tre ore prima. Quindi possono far parte della colazione se mi alleno nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio, ma sono anche un’ottima fonte di proteine di recupero nel pasto post allenamento».
A lei come piace mangiarle?
«Mi piacciono a colazione, strapazzate, con un po’ di olio di cocco e cannella, accompagnati da una fetta di pane».
Valentina Pagani