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Ragazzi friulani alle esequie di Papa Francesco. «È stato il nostro Papa»

I ragazzi del gruppo diocesano, partecipanti al Giubileo degli adolescenti, hanno raggiunto la zona di San Pietro per la celebrazione delle esequie di Papa Francesco, che seguiranno – a dire il vero – dai maxischermi di via della Conciliazione. Partiti di buon mattino dalla Parrocchia di Gesù divino lavoratore, nella zona sud di Roma, sono stati accompagnati da chi la città eterna la conosce alla perfezione: l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba. E dopo un’ora di cammino, tra sonno arretrato e una colazione “al volo”, hanno raggiunto la zona dove sono puntati gli occhi di tutto il mondo.

Attorno alle 7 del mattino la partenza dei giovanissimi verso San Pietro. Al centro l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba

«Non l’ho mai visto, ma ho pensato tanto a lui»

Sara Trevisan, Parrocchia di Remanzacco

«È stata una bella corsa stamattina, ma avevamo una guida d’eccellenza: il nostro Arcivescovo», spiega una delle accompagnatrici, Sara Trevisan, della Parrocchia di Remanzacco. «Dobbiamo ringraziarlo perché ci ha portati in una posizione ottima». Mentre lui stesso si è recato sul sagrato per concelebrare le esequie, i ragazzi attendono davanti ai megaschermi. «Le emozioni? Tantissime. Sicuramente tristezza, perché Francesco è stato un grande uomo che ha reso la Chiesa ancora più vicina alla gente. Vivere questo momento storico con i ragazzi è ancora più forte: lui è stato il “loro Papa” ed essere qui a salutarlo è la cosa più bella che possiamo fare per lui. Francesco è stato una figura importante, ha lasciato un segno forte in loro».

Cristiano, Parrocchia di Remanzacco

Sempre da Remanzacco prende la parola uno dei giovanissimi partecipanti, Cristiano. «La strada per arrivare a San Pietro – oltre un’ora a piedi, ndr – era lunga, ma mi ha permesso di pensare tanto al papa e al funerale che sta per essere celebrato. Essere qui insieme a tanti ragazzi della mia età è bello, perché anche se non l’ho mai visto il Papa è una persona importante, dà una forza in più».

Don Degano: «I ragazzi sono preparati»

Don Nicola Degano

Tra i sacerdoti accompagnatori del gruppo diocesano c’è anche don Nicola Degano, parroco di Premariacco, Ipplis e Orsaria. «Stamattina ci siamo svegliati presto, abbiamo preso un autobus poi abbiamo fatto un pezzo a piedi», racconta. «La cosa che mi preme sottolineare – prosegue don Degano – è il cammino che abbiamo fatto ieri passando la porta santa a San Paolo fuori le mura. Poi, ieri sera, ci siamo preparati alla giornata di oggi in unione a tutta la chiesa e pregando per il Santo Padre». Quando gli chiediamo dei “suoi” ragazzi, don Nicola Degano afferma senza indugio che «Si sono preparati e hanno pregato».

Don Gazzetta: «Qui con gioia e dolore»

Chi invece è in piazza San Pietro tra i concelebranti è don Marcin Gazzetta, parroco di Feletto Umberto. «Sono stati giorni intensi, come dicevo ai ragazzi, in un misto tra il dolore del saluto a Papa Francesco e la gioia di poter dire “Grazie” al Signore e di celebrare comunque il Giubileo. Sono giorni trasformati, alcuni momenti non abbiamo potuto viverli. Però siamo comunque qui a pregare e a salutare il Papa. I ragazzi? Sono stanchi ma felici di percepire questo spirito di comunione».

Due seminaristi udinesi in piazza: «Da qui la Chiesa del futuro»

Francisco Garzon Medina e Matteo Ranieri

Due dei seminaristi di Udine si trovano a loro volta in piazza San Pietro: Matteo Ranieri e Francisco Garzon Medina. «C’è un mix di tristezza e speranza» spiegano a loro volta. «Facciamo un’esperienza simile a quella delle donne nel mattino di Pasqua: cerchiamo tra i morti colui che invece è vivo. È un’esperienza pasquale: da una tomba invece nasce la vita. Da questa piazza nasce la Chiesa che verrà domani».

Giovanni Lesa, Francesco Palermo, Federico Muzzolini

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