«È una festa molto sentita da tutta la comunità che nasce prima di tutto come momento religioso per ricordare l’importanza del Santo patrono. E qui c’è una particolarità: oltre ad esserci il patrono della Parrocchia, San Martino vescovo, si è mantenuto nel tempo anche il legame con i patroni della comunità civica». A parlare è don Alex De Nardo, vicario parrocchiale di Marano Lagunare, cittadina che si sta “vestendo” a festa per la tradizionale ricorrenza di “San Vio”. I patroni sono i Santi martiri San Vito, Modesto e Crescenzia – aggiunge – e il più venerato è San Vio, come viene chiamato in maranese, che ha donato la sua vita con coraggio per testimoniare qualcosa di grande in cui credeva».
Un esempio che i maranesi hanno fatto proprio attraverso una profonda devozione che affonda le radici indietro nel tempo: notizie certe in merito si hanno, infatti, a partire dal 1362, secondo l’antica iscrizione posta sui reliquiari del famoso “tesoro di San Vito” (poi rubato nel 1928), donati alla Comunità civile. È dal 1500 poi che, grazie alla conservazione di alcuni documenti, si inizia a parlare dei festeggiamenti di San Vio che andavano avanti per diversi giorni e che culminavano con la processione in laguna a bordo di barche e la Santa Messa nella chiesetta dell’isola che accoglie il cimitero.
«È un percorso di fede vivo e suggestivo che qui ha radici profondissime e anche quest’anno – illustra don De Nardo –, seguendo l’esempio degli antichi padri, i fedeli saliranno sui motopescherecci messi a disposizione dai pescatori di Marano raggiungendo così il centro della laguna per la benedizione delle acque e il ricordo di quanti sono morti in mare e in laguna».
Motivi di sicurezza impongono che sulle barche, sei in tutto, possano salire fino a 12 fedeli; sarà a disposizione anche una motonave con una settantina di posti.
Il programma della festa
La “Festa de San Vio” si apre giovedì 13 giugno, alle 9, con la S. Messa in Pieve. Alle 20.15 ci sarà la traslazione in barca delle reliquie dei tre Santi copatroni dalla chiesetta del cimitero alla Pieve, con l’accoglienza in porto, il corteo e la venerazione. Venerdì 14, alle 9 la Messa in Pieve e alle 18 l’Adorazione eucaristica guidata con la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Sabato 15, detto “el Sabo grando”, memoria liturgica dei tre Santi, alle 9 in Pieve ci sarà il canto delle Lodi mattutine dei Santi martiri e alle 18 la Messa solenne e il canto delle Litanie in tono patriarchino, tradizione preziosa della comunità.
Domenica 16, alle 8.30 in Pieve il canto delle Lodi mattutine; alle 9 il via alla processione accompagnata dalle note della Banda “Stella Maris”, presieduta da don Francesco Ferigutti, pievano di Artegna, a cui partecipa anche il sindaco della cittadina; attorno alle 10.30, in cimitero sarà celebrata la Santa Messa solenne al termine della quale ci sarà il rientro delle reliquie in Pieve. Quindi, alle 17.30, la giornata si concluderà con il canto dei Vespri solenni in tono patriarchino.
Lunedì 17, in occasione del 256° anniversario della Dedicazione della Pieve (avvenuta il 24 giugno 1768), alle 18 in Pieve sarà celebrata la Santa Messa solenne.
Monika Pascolo e Valentina Pagani