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A Porto Nogaro la «Giornata del mare» conoscendo volti e mestieri del porto e con la mostra «PlasticOcene»

Arte, cultura e testimonianze vive, ma anche visite guidate e laboratori per bambini e bambine. È questo e molto altro ancora la “Settimana del mare” – che culminerà venerdì 11 aprile nella “Giornata nazionale del mare” –, iniziativa che vuole accendere i riflettori su Porto Nogaro. Duplice l’obiettivo: da un lato, porre l’attenzione sulla necessità di tutelare il mare e la sua biodiversità, dall’altro illuminare il lavoro dei marittimi le cui vite scorrono nell’ombra, chi si imbarca, infatti, “scompare” ai nostri occhi, vivendo condizioni particolarmente dure.

A organizzare e promuovere “Porto Nogaro volti e mestieri del mare” – questo il nome dell’iniziativa – è il centro “Stella Maris” insieme alla Guardia Costiera di Porto Nogaro, al Comitato Territoriale del Welfare della Gente di Mare e a Villa Dora. L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine, del Comune di San Giorgio di Nogaro, del Cosef (Consorzio di Sviluppo economico del Friuli), di Terminal Porto Nogaro, di Ferest Shipping, di Ocean Team e dei Piloti del Porto di Nogaro.

Scoprire Porto Nogaro e chi lo “abita”

Le realtà che “abitano” il porto sono tante e diverse, dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera alle aziende, dalle associazioni alle agenzie. Non solo. Dal 2009, grazie al Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine, a Porto Nogaro ha messo radici anche il Centro Stella Maris, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei marittimi offrendo innanzitutto ascolto, ma anche servizi di formazione, supporto psicologico, assistenza legale, accoglienza umana, servizi di welfare marittimo, tutela della dignità e dei diritti delle persone. Nel 2024 operatori e volontari hanno incontrato – salendo sulle navi, ma anche accogliendo le persone all’interno del centro – oltre 450 marittimi. Significativo inoltre il lavoro con le scuole, volto a creare consapevolezza sui temi dell’ambiente e dei diritti umani, sono oltre 500 gli studenti e le studentesse che hanno visitato Porto Nogaro.

«L’infrastruttura logistica che consente alle nostre società un’estrema libertà di consumo – evidenzia Monica Garzitto, referente del Centro Stella Maris – non è neutra da un punto di vista etico, poiché interessa direttamente la vita dei marittimi, le loro condizioni di lavoro, sino a influenzarne i percorsi esistenziali, desideri, attese e possibilità di vita. Il lavoro di Stella Maris è volto a migliorare la loro condizione, ma anche a rendere più consapevole la società. Abbiamo quindi voluto questa “Settimana del mare” per far conoscere le attività di Porto di Nogaro e raccontare le condizioni di lavoro e la vita dei marittimi. Ma anche per favorire una consapevolezza ambientale riguardo l’ecosistema del mare. È un modo inoltre per rafforzare il legame tra la cittadinanza e il porto. Preziosa in questo senso è stata la sensibilità delle aziende che operano nel porto e che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa». Anche venerdì 11 aprile il porto si aprirà a ragazzi e ragazze delle scuole del territorio, inoltre nel pomeriggio si terrà “Periferie e ritorno” un momento di formazione che vedrà confluire a Porto Nogaro tutti gli operatori e i volontari della Caritas diocesana e delle opere collegate.

«Porto Nogaro – evidenzia il comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, Roberto Pellegrino – è un nodo strategico per l’economia del territorio, ma è anche un luogo vissuto da uomini e donne il cui impegno spesso resta nell’ombra. Come Guardia Costiera, siamo quotidianamente impegnati nella sicurezza della navigazione, nella tutela dell’ambiente marino e nel supporto ai marittimi. In quest’ottica, da molti anni è stato istituito il Comitato Nazionale del Welfare della Gente di Mare, presieduto dalla Guardia Costiera, che attraverso le sue articolazioni territoriali promuove la collaborazione tra realtà istituzionali, associative e di settore. Questo impegno sinergico è fondamentale per supportare il prezioso lavoro svolto da Stella Maris a favore dei lavoratori marittimi, offrendo loro assistenza e sostegno. Questa iniziativa, che vede la partecipazione di numerose realtà, è un’opportunità preziosa per raccontare il porto non solo come infrastruttura logistica, ma come un ecosistema di persone, storie e valori».

La mostra “PlasticOcene. L’antropizzazione del mare”

Punto di forza del progetto è la mostra PlasticOcene. L’antropizzazione del mare dell’artista Elisabetta Milan che sarà visitabile nel parco di Villa Dora e all’infopoint fino al 24 maggio. Sono inoltre previste visite guidate con l’artista nelle giornate di sabato 10 e 17 maggio, alle 10 e alle 11.
Si tratta di grandi installazioni artistiche a tema marinaro con opere dedicate espressamente al porto e al lavoro dei marittimi, realizzate con materiale di recupero. La mostra vuole fungere da legame e da connessione tra la terra e il Porto, ma anche sensibilizzare la comunità sui temi della sostenibilità ambientale e della tutela del mare e della sua biodiversità.

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