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AppuntamentiFriuli Centrale

A S. Maria la Longa il “diario immaginato” di Giombini

Un appuntamento che mescola musica e spiritualità, incontro e testimonianza. Sabato 29 giugno, alle 21 la chiesa di S. Maria la Longa ospiterà una nuova rappresentazione dell’Emmaus Ensemble, che proporrà “Progetto G”, per coro, voce narrante, pianoforte, flauto e violoncello, con musica e testi di Marcello Giombini ed elaborazione corale-strumentale e direzione di Silvano Buchini.

«Il Gruppo corale di S. Maria la Longa, fin dalla sua nascita (1982), oltre a curare l’animazione liturgica ha sentito l’esigenza di elaborare dei progetti che potessero mettere a frutto le potenzialità comunicative di quel particolare strumento artistico che è il coro – spiega il direttore, Buchini –. È nata così, negli anni ’90, la prima rappresentazione: “Fîs dal Friûl”. Nei progetti successivi si sono uniti al gruppo coristi, attori, strumentisti provenienti da altre località, dando vita all’Emmaus Ensemble». “Emmaus” perché i componenti del gruppo sentono di vivere, proprio come i discepoli di Emmaus, un cammino di crescita, un’esperienza sempre rinnovata di incontri, scambi, arricchimento umano ed interiore. Una scoperta di comunione che desiderano condividere anche attraverso le diverse rappresentazioni che l’ensemble sta portando in tutto il Friuli. La prima di queste, nel 2008, è stata “Cui cirîso?” e, nel 2013, “Sentieri di luce”, replicate, in totale, una cinquantina di volte. Entrambe con musiche originali del direttore.

E ora? Con “Progetto G” si puntano i riflettori sul celebre compositore Marcello Giombini (1928-2003). Da giovane, organista nelle chiese di Roma e musicologo, filologo, direttore di coro, Giombini ha scritto musica sinfonica, ma soprattutto colonne sonore per film: oltre 100. «La svolta “religiosa” nella sua musica avviene con la composizione, nel 1966, della Messa dei Giovani – ricorda Buchini –. Seguirono la Messa Alleluia e la raccolta di 150 Salmi per il nostro tempo, scritti tra il 1968 e il 1972, da cui sono tratti i canti del “Progetto G”».

Scorrendo i testi di questi canti «si avverte che l’autore reinterpreta i Salmi alla luce della sua esperienza esistenziale e spirituale: pertanto sono evidenti i riferimenti al suo cammino di ricerca e ai passi compiuti. Le sue composizioni religiose (circa 300) segnano profondamente la musica liturgica di quel tempo e vengono tuttora eseguite».
Un appuntamento da non perdere, dunque, quello di sabato 29 giugno, per tutti gli appassionati di buona musica, ma anche per chi cerca un’occasione di spiritualità suggestiva e intensa. L’Emmaus Ensemble è disponibile a portare il progetto anche in altre Parrocchie.
Valentina Zanella

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