Fino al 4 maggio, 77 film dell’Estremo oriente
Il naufragio del traghetto Sewol avvenuto il 16 aprile 2014 rappresenta per la società coreana il più grande trauma collettivo dell’ultimo decennio. Delle 304 persone morte nell’incidente, la maggior parte erano studenti del liceo Danwon nella città di Ansan, che stavano facendo una gita scolastica. Questo episodio di cronaca è alla base di «Birthday», il film-evento della Corea del Sud che sarà proiettato in prima visione mondiale per l’apertura del Far East Film Festival, venerdì 26 aprile, alle ore 20, al Teatro Giovanni da Udine. La pellicola evoca il disastro concentrandosi sul dolore elaborato da una famiglia che su quel traghetto ha perso il proprio figlio maggiore.
La ventunesima edizione del Far East, organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche, proporrà 77 film di ben 13 diverse cinematografie dell’estremo oriente, proiettati fino al 4 maggio al Giovanni da Udine e al Cinema Centrale. Tra i film da non perdere, molti caratterizzati da temi umani e sociali come «Innocent Witness», con protagonista una ragazza affetta da sindrome di Asperger, unica testimone nel caso dell’omicidio di un anziano; «Romang», su una copia ultrasettantenne alle prese con la demenza senile. E poi alcuni rifacimenti come «Intimate Strangers», che ricalca l’italiano «Perfetti sconosciuti» con l’udinese Giuseppe Battiston.
Qui il programma completo:
(Su la Vita Cattolica del 17 aprile, approfondimento a cura di Carlo Gaberscek sui 10 film da non perdere)