Nei fine settimana 14-15 e 20-22 maggio
Il marchio ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’ sarà protagonista alla diciannovesima edizione di ‘Sapori pro loco’, certificando l’eccellenza della manifestazione. Dopo l’anello dei produttori e quello degli utilizzatori, infatti, da ora in poi anche gli eventi potranno vantare il marchio Io sono Friuli Venezia Giulia. Lo ha ricordato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini che ha preso parte alla presentazione della storica kermesse enogastronomica in programma a Villa Manin di Passariano (Codroipo) nei fine settimana del 14-15 e 20-21-22 maggio prossimi. Con lui anche il presidente del comitato regionale Fvg dell’Unione nazionale pro loco d’Italia (Unpli), Valter Pezzarini, e il presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.
L’attesa manifestazione, che nel 2022 torna in presenza dopo 2 anni causa pandemia, sarà all’insegna di Io sono Friuli Venezia Giulia grazie a un accordo tra comitato regionale Unpli e Agrifood Fvg che gestisce il marchio per conto della Regione e in coordinamento con Promoturismo Friuli Venezia Giulia. Durante la manifestazione, quindi, nei menu preparati dai volontari delle pro loco saranno segnalati i piatti cucinati con ingredienti a marchio regionale mentre tutti i birrifici presenti nei chioschi sono già aderenti alla rete.
Bini ha ricordato come questa amata kermesse sia una vetrina imprescindibile per le eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia e che saprà richiamare tanti turisti anche da fuori regione. Ha poi ringraziato gli organizzatori per la loro costanza e il loro impegno nella realizzazione dell’evento, dove il meglio dell’agroalimentare incontrerà cultura e arte, e dove sarà possibile fare un vero e proprio tour della nostra regione in pochi passi. L’assessore regionale ha poi ricordato quanto siano importanti le attività delle pro loco del Friuli Venezia Giulia, a 360 gradi: non solo valorizzazione e promozione turistica del territorio tramite eventi ma anche solidarietà e forte impegno nel sociale nei momenti in cui si rende necessaria la presenza di volontari a supporto delle comunità, con la creazione di una fitta rete che, come per il caso del lockdown da Covid, è stata esemplare nell’aiutare il prossimo e nell’intercettare immediatamente le sue esigenze, grazie alla forza della conoscenza capillare dei paesi e dei caratteri di una comunità.