Per il presidente di Confindustria Alto Adriatico «il 2021 sarà decisivo». «Trasformazione delle imprese indispensabile»
“Il 2021 sarà un anno decisivo per l’industria 4.0. La trasformazione che vogliamo mettere in atto è indispensabile e inesorabile per il tessuto industriale di tutto il Paese e non solo: spero che in futuro il sistema digitalizzato viva in un ecosistema generale, che includa anche l’amministrazione pubblica”. Lo ha detto Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, in collegamento dalla Lean Experience Factory di San Vito al Tagliamento (Pordenone), durante la tappa del roadshow I 100 luoghi di Industria 4.0, progetto di Confindustria Veneto cui collabora anche Ip4Fvg, il digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di mappare le aziende in cui toccare con mano applicazioni evolute del 4.0.
“Oggi siamo nella fabbrica modello, dove abbiamo investito prima ancora della nascita degli iper ammortamenti – ha aggiunto – Calenda, quand’era ministro, definì ‘replicabile’ lo standard di quest’azienda. Quest’anno, questo luogo simbolo triplicherà in dimensioni e attrezzature tecnologiche, implementando sempre di più l’integrazione con le varie realtà del Nordest, grazie anche a università, aree di ricerca e poli tecnologici. Le scuole della zona, con cui collaboriamo, formano personale qualificato che supporterà la transizione al digitale. E un altro punto cardine sarà la formazione di tutti i lavoratori attuali”.
“Il nostro obiettivo resta la digitalizzazione totale del tessuto industriale – ha concluso Agrusti -. Credo che si possa fare un paragone con il Covid: prima siamo tutti vaccinati, prima abbiamo l’immunità di gregge. Allo stesso modo, prima digitalizziamo tutte le aziende, prima riusciremo a stare al passo con l’industria a livello globale. L’investimento nella digitalizzazione, oggi, non è solo indispensabile ma anche conveniente, grazie alle misure adottate e ai fondi stanziati”.
