Fino al 12 novembre a Udine, poi a Gemona, al Santuario di Sant’Antonio
Sta girando da più di un anno ed è giunta alla diciannovesima tappa. La mostra itinerante “Luciani il papa nostro” si propone ora a Udine, nella basilica delle Grazie, dove resterà esposta sino al 12 novembre nella cappella delle confessioni, per passare poi a Gemona nel santuario di Sant’Antonio. Nell’ambito della rassegna è stato programmato anche un pomeriggio di ricordo il 5 novembre: si pregherà alla messa delle ore 17; seguirà un concerto animato dal Complesso d’Archi guidato dal violinista Guido Freschi.
Confezionata dai Salesiani a Pordenone, la rassegna vede raccolte, oltre a una serie di immagini devozionali tratte dalla collezione del coadiutore Silvano Gianduzzo, circa un centinaio di foto dei passaggi di vita del sacerdote, vescovo, patriarca, cardinale Albino Luciani che fu poi, quarantacinque anni fa, per trentatré giorni, papa Giovanni Paolo I ed è ora beato (dal 4 settembre 2022).
Significativa la ricerca che è stata fatta di istantanee di visite di Luciani nel Friuli, al quale fu legato perché figlio delle attigue montagne del Bellunese (Canale d’Agordo) e ordinato prete e poi candidato vescovo da due friulani (mons. Cattarossi e mons. Muccin); poi perché pastore della diocesi di Vittorio Veneto con giurisdizione su un pezzo di Friuli occidentale (territorio attorno a Sacile), quindi patriarca di Venezia e pure presidente della Conferenza Episcopale Triveneta. In tali ultime vesti presiedette a Castelmonte la messa al termine della salita dell’8 settembre 1977. Anche alle Grazie di Udine si ricorda una sua sosta di celebrazione e catechesi (nella predicazione Albino Luciani era maestro): fu nei giorni del Congresso Eucaristico Nazionale del settembre 1972, quando anche accompagnò qui papa Paolo VI.
È significativo che l’accoglienza alla mostra venga data da padre Francesco Polotto, priore e parroco dei Servi di Maria, che dal cardinale Luciani ebbe, nella parrocchia che il suo ordine gestiva allora a Mestre, l’ordinazione sia diaconale (dicembre 1976) che presbiterale (27 giugno 1977).